Vaticano

Cosa aspettarsi dal Sinodo sulla sinodalità nel 2024

Tutti i vescovi del mondo hanno ricevuto un documento che li incoraggia ad approfondire il lavoro del Sinodo della sinodalità e a prepararsi alla sessione dell'ottobre 2024.

Paloma López Campos-12 dicembre 2023-Tempo di lettura: 2 minuti
Sinodo

Sessione del Sinodo del 27 ottobre 2023 (Foto CNS / Media Vaticani)

Il portale di notizie Notizie dal Vaticano informa che tutti i vescovi del mondo hanno ricevuto un documento e una lettera dai cardinali Mario Grech e Jean-Claude Hollerich sul Sinodo della sinodalità che la Chiesa sta vivendo.

Il documento inviato inizia incoraggiando l'episcopato a riflettere sulla sessione svoltasi nell'ottobre 2023, durante la quale è stata seguita una dinamica di lavoro basata sul dialogo e sull'esperienza. Al termine dell'Assemblea è stata resa pubblica la sintesi dei temi discussi, sulla quale i vescovi sono invitati a tornare per continuare a riflettere sul lavoro svolto.

Il testo prosegue chiarendo che il Sinodo non si basa sulle questioni discusse. Citando il Papa Francesco spiega che "l'importante è il modo in cui viene fatta la riflessione, cioè in modo sinodale". Tuttavia, è importante non perdere di vista i temi che i partecipanti discuteranno nel 2024. Per questo motivo, il Papa indicherà le questioni che ritiene rilevanti e convocherà gruppi di esperti di tutti i continenti per lavorare, con il coinvolgimento dei Dicasteri competenti della Curia romana, in una dinamizzazione ecclesiale coordinata dalla Segreteria generale del Sinodo". Infine, i gruppi presenteranno relazioni di lavoro all'incontro del prossimo anno.

D'altra parte, il documento inviato ai vescovi chiede loro di approfondire "le forme concrete dell'impegno missionario a cui siamo chiamati, nel dinamismo tra unità e diversità proprio di una Chiesa sinodale". A tal fine, si lavorerà sia a livello di Chiesa locale sia a livello di Chiese locali con il Papa, per le quali è necessario che ogni vescovo consulti la propria comunità.

Linee guida

Le linee guida di lavoro inviate a tutti i vescovi incoraggiano una "riflessione mirata sul tema della corresponsabilità differenziata per la missione di tutti i membri del Popolo di Dio". Tuttavia, esse sottolineano anche la ricerca di voci esperte. Il documento chiede "il coinvolgimento di esperti e di istituzioni accademiche presenti nell'area, in modo che il contributo delle competenze teologiche e canoniche, così come delle scienze umane e sociali rilevanti, possa essere presente".

D'altra parte, il Consiglio Ordinario del Sinodo vuole ampliare le esperienze di sinodalità a livello locale, promuovendo iniziative, invitando coloro che vivono in situazioni di esclusione, i cristiani di altre confessioni e le persone che confessano altre religioni.

Per facilitare il processo, la Segreteria generale del Sinodo ha pubblicato un possibile foglio di lavoro a cui le Chiese locali possono attingere. Il documento si trova sul sito ufficiale del Sinodo ed è disponibile in diverse lingue.

Nuovo Instrumentum Laboris

Dopo la consultazione, ogni conferenza episcopale dovrà inviare una sintesi dei lavori alla Segreteria generale del Sinodo entro il 15 maggio 2024. Con i contributi delle Chiese locali, l'Instrumentum Laboris della sessione di ottobre sarà redatto dall'organismo responsabile.

Il materiale inviato dalle Chiese locali "non costituirà direttamente l'oggetto di discernimento" dell'incontro del 2024, ma aiuterà a "comporre un quadro entro il quale collocare i lavori dell'Assemblea".

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