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Settimana dell'Unità dei Cristiani: un congresso internazionale rivaluta gli eventi del 1054

Un simposio a Vienna ha rivalutato il presunto "scisma" del 1054 tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, sottolineando che la frattura è iniziata prima e che il 1054 ha assunto un simbolismo successivo. I leader delle Chiese auspicano il riconoscimento reciproco e l'unità dei cristiani.

L'articolo del Tagespost-24 gennaio 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
Unità cristiana

@FotoCNS/Lola Gomez

Un simposio internazionale tenutosi questa settimana a Vienna ha rivalutato gli eventi di Costantinopoli del 1054, considerati la data della separazione tra la Chiesa orientale e quella occidentale. In ogni caso, si parla di "scismaLa "1054" è superata o confutata, secondo il tenore dell'Università di Vienna. Il cardinale di Curia Kurt Koch ha tenuto il discorso di apertura. Il Patriarca ecumenico Bartolomeo ha inviato i suoi saluti. Il cardinale Koch e il teologo ortodosso di Graz Grigorios Larentzakis avevano già espresso questa opinione in due articoli del "Tagespost" nell'estate del 2021.

Nel 1054, il cardinale Humbert di Silva Candida si recò a Costantinopoli per conto di Papa Leone IX per concludere un'alleanza militare contro i Normanni. Il tentativo fallì. Tuttavia, circostanze sfortunate lo portarono a scomunicare il patriarca Michele Cerulario. Poco dopo seguì una controcomunicazione. Nella storia della Chiesa, questa è stata spesso considerata la data ufficiale dello scisma tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. Il 7 dicembre 1965, il giorno prima della sessione finale del Concilio Vaticano II, Papa Paolo VI e il Patriarca ecumenico Atenagora fecero leggere contemporaneamente una dichiarazione nella Basilica di San Pietro a Roma e nella Cattedrale di San Giorgio nel Fanar a Costantinopoli, deplorando le scomuniche e "consegnandole all'oblio".

La frattura tra Oriente e Occidente è iniziata molto prima che

Nel suo discorso di benvenuto al simposio di Vienna, il Patriarca Bartolomeo ha sottolineato il dovere di "perseguire con tutte le nostre forze gli sforzi graditi a Cristo per superare le divisioni e raggiungere la sospirata unità". Nel suo discorso, il cardinale Kurt Koch ha sottolineato che lo "scandalo del 1054" non portò a uno scisma o alla scomunica reciproca delle Chiese latina e greca. Solo molto più tardi la data acquisì un grande significato simbolico. La frattura tra Oriente e Occidente era iniziata, ovviamente, molto prima del 1054 e continuò anche dopo quella data.

Per superare la separazione, il primo passo deve essere il riconoscimento reciproco delle Chiese cattolica e ortodossa come Chiese. A questo deve seguire il secondo passo, ossia la ripresa della comunione, ha detto Koch. Nel suo discorso di benvenuto, il metropolita greco-ortodosso Arsenios Kardamakis ha lodato tutti gli sforzi per promuovere la corretta comprensione e classificazione degli eventi del 1054. Questo è un servizio importante per le Chiese e per le Chiese.


Questa è la traduzione di un articolo apparso per la prima volta sul sito web Die-Tagespost. Per l'articolo originale in tedesco, vedere qui . Ripubblicato in Omnes con l'autorizzazione.

L'autoreL'articolo del Tagespost

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