Dopo campagne come "Vivan los padres" o "Cancelados", l'Associazione cattolica dei propagandisti (ACdP) sta lanciando una nuova campagna nelle pensiline, nelle metropolitane e negli autobus di oltre 100 città in tutta la Spagna, incentrata sulla tristezza, la malattia spirituale più diffusa del nostro tempo.
L'anno scorso, in questo periodo, la campagna lanciata dall'ACdP era incentrata sulla speranza di salvezza. In questa occasione, i propagandisti chiedono ai 47 milioni di spagnoli se sono felici. Per questa domanda, l'ACdP propone due testimonianze personali. Attraverso i codici QR, condividono due storie reali, una per il "Sì" e una per il "No".
Il "Sì" porta alla storia della modella e del cineasta Pietro DitanoHa trovato Dio quando si è reso conto che la sua vita apparentemente felice e lussuosa non lo soddisfaceva: "Era un fumo negli occhi" da cui è uscito grazie ai sacramenti e al servizio agli altri. "Il Signore mi ha fatto uscire dall'infelicità assoluta, che si maschera da felicità", dice.
Per i "No", nonostante quello che può sembrare, la storia di Sonsoles apre anche una porta alla speranza. Questa giovane donna, che soffre di depressione, ha scoperto che il Signore la sostiene e la accompagna nella sua malattia. Sonsoles fa parte dei 5% di spagnoli che soffrono di depressione e per i quali anche Dio ha una risposta, come ci ricorda questa campagna.
La sfida #GesùCristoMihaSalvato
Inoltre, l'ACdP ha lanciato una sfida sui social network sotto la voce hashtag #GesùCristoMiHaSalvato. Attraverso questa sfida, le persone sono invitate a condividere la loro testimonianza in video e a sfidare altri amici a fare lo stesso, iniziando una catena per condividere la buona notizia della Risurrezione. L'attivista e YouTuber Jordi Sabaté e il sacerdote Pablo Pich, tra gli altri, hanno già accettato la sfida.