Vaticano

La seconda sessione dell'Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si svolgerà come segue

Il presidente e il relatore generale del Sinodo dei vescovi, nonché i due segretari speciali, hanno presentato i principali sviluppi e lo svolgimento della seconda sessione, che inizierà a ottobre.

Andrea Acali-17 settembre 2024-Tempo di lettura: 4 minuti
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I due segretari speciali (a sinistra), il presidente e il relatore generale del Sinodo.

La XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, seconda parte dei lavori sulla sinodalità, si svolgerà dal 2 al 27 ottobre, preceduta da due giorni di ritiro.

Papa Francesco aprirà ufficialmente l'opera con una Messa concelebrata in Piazza San Pietro nella festa degli Angeli Custodi, mercoledì 2 ottobre.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, il dibattito entrerà nel vivo nell'Aula Paolo VI con il saluto del Santo Padre, le relazioni del Segretario Generale, cardinale Mario Grech e del Relatore Generale, cardinale Hollerich, e la presentazione delle relazioni dei gruppi di studio e dell'incontro dei parroci per il Sinodo.

Quasi gli stessi partecipanti della Sessione I

Il card. Hollerich ha spiegato, durante la conferenza stampa di presentazione, la composizione dell'assemblea, che non si discosta molto da quella dello scorso anno. I partecipanti sono divisi in tre macro sezioni: "I Soci (cioè coloro che hanno diritto di voto) che sono organizzati, come di consueto, secondo il Titolo di partecipazione (cioè membri ex officio, ex designatione ed ex electione); gli Ospiti speciali e gli altri partecipanti".

In totale, i membri sono 368, di cui 272 investiti del munus episcopale e 96 non vescovi. In tutte queste categorie ci sono solo 26 cambiamenti, per lo più sostituzioni.

Ci sono anche 8 invitati speciali, mentre i delegati fraterni sono passati da 12 a 16: "Papa Francesco ha permesso di aumentarne il numero visto il grande interesse che le Chiese sorelle hanno mostrato in questo cammino sinodale". Tra gli altri partecipanti, oltre ai due assistenti spirituali, padre Radcliffe e suor Angelini, e a padre Ferrari, referente camaldolese per la liturgia, quest'anno i 70 esperti sono stati suddivisi in tre categorie: facilitatori, esperti teologi ed esperti comunicatori.

Preghiera, ascolto e testimonianza

"Il Sinodo è un momento di preghiera, non un convegno", ha ricordato il Segretario generale del Sinodo, il cardinale Mario Grech. Per questo, il primo ascolto è quello dello Spirito: "È questo ascolto 'originario' che ci permette di ascoltare autenticamente l'altro, riconoscendo in ciò che l'altro dice la voce dello Spirito". Al termine del ritiro, Grech ha annunciato una novità: una veglia penitenziale che "avrà luogo la sera di martedì 1° ottobre nella Basilica di San Pietro e sarà presieduta dal Santo Padre".

L'evento, organizzato congiuntamente dalla Segreteria Generale del Sinodo e dalla Diocesi di Roma, in collaborazione con l'Unione dei Superiori Generali e l'Unione Internazionale dei Superiori Generali, sarà aperto alla partecipazione di tutti, soprattutto dei giovani, che ci ricordano sempre quanto l'annuncio del Vangelo debba essere accompagnato da una testimonianza credibile, che loro per primi vogliono offrire al mondo insieme a noi.

Alcuni dei peccati che causano più dolore e vergogna saranno chiamati per nome, invocando la misericordia di Dio. In particolare, nella Basilica Vaticana ascolteremo tre testimonianze di persone che hanno sofferto per alcuni di questi peccati.

Non si tratterà di denunciare il peccato altrui, ma di riconoscersi parte di coloro che, per azione o almeno per omissione, diventano causa delle sofferenze patite dagli innocenti e dagli indifesi.

Al termine di questa confessione dei peccati, il Santo Padre rivolgerà, a nome di tutti i cristiani, una richiesta di perdono a Dio e alle sorelle e ai fratelli di tutta l'umanità", ha aggiunto Grech. Le testimonianze delle vittime si riferiscono ai peccati di abuso sessuale, guerra e indifferenza nei confronti del crescente fenomeno migratorio.

Nel pomeriggio di venerdì 11 ottobre, "ripeteremo l'esperienza di una preghiera ecumenica, insieme al Santo Padre, ai Delegati fraterni presenti nell'Aula del Sinodo e a vari altri rappresentanti di Chiese e Comunità ecclesiali presenti a Roma". La data è stata scelta per ricordare l'11 ottobre di 62 anni fa, quando fu inaugurato solennemente il Concilio Vaticano II.

Una nuova giornata di ritiro è prevista per lunedì 21 ottobre: "Sarà una sorta di pit-stop, per implorare i doni del Signore in vista del discernimento della bozza del Documento finale", ha proseguito Grech, che ha concluso il suo intervento ricordando come in tutto il mondo si preghi per il Sinodo: "Come sarebbe bello se almeno la domenica, in ogni parrocchia, in tutto il mondo, pregassimo insieme per invocare il Signore sui lavori del Sinodo, dicendo: Dacci, Signore, cuori e piedi ardenti nel cammino".

Innovazioni metodologiche

Uno dei segretari speciali del Sinodo, padre Giacomo Costa, ha spiegato alcune delle innovazioni metodologiche dell'assemblea. "La questione del metodo non può essere vista solo come una modalità operativa, ma come il modo in cui la Chiesa prende forma e come l'ascolto dello Spirito porta ad azioni condivise".

La metodologia è al servizio dell'intero processo sinodale. A partire dalla Instrumentum laborisSarà necessario individuare ciò che merita di essere accolto nel documento finale e ciò che deve essere approfondito ed emendato, in modo da fornire al Santo Padre gli strumenti per individuare i passi da compiere. Verrà seguito un ordine del giorno votato dall'assemblea stessa, per meglio focalizzare i temi da approfondire".

Il documento risultante sarà presentato il giorno del ritiro e poi discusso per la stesura del documento finale da offrire al Papa.

Un ultimo importante sviluppo sarà rappresentato dai quattro forum teologico-pastorali, aperti al pubblico, che si terranno il 9 e il 16 ottobre, contemporaneamente presso la curia dei Gesuiti e l'Augustinanum.

L'altro segretario particolare, monsignor Riccardo Battocchio, ha dichiarato: "Ci sarà la presenza di teologi, canonisti, vescovi e la possibilità di dialogare con i presenti. I temi previsti: il 9 ottobre, il popolo di Dio come soggetto della missione e il ruolo e l'autorità del vescovo in una Chiesa sinodale; il 16, le relazioni reciproche tra Chiesa locale e universale e l'esercizio del primato e il sinodo dei vescovi. In ogni forum, il dibattito sarà preceduto dall'intervento di 4 o 5 esperti che presenteranno le questioni principali, mettendo a fuoco le diverse prospettive da cui ogni argomento può essere considerato".

L'autoreAndrea Acali

-Roma

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