Cultura

Scienziati cattolici: George John, autore del più bel trattato navale d'Europa

Jorge Juan y Santacilia è passato alla storia come uno dei modernizzatori della marina spagnola e il fondatore dell'Osservatorio astronomico reale di Madrid. Omnes propone questa serie di brevi biografie di scienziati cattolici grazie alla collaborazione della Società degli scienziati cattolici di Spagna.

Juan Meléndez Sánchez-21 giugno 2024-Tempo di lettura: 2 minuti

Jorge Juan y Santacilia (5 gennaio 1713 - 21 giugno 1773) fu un uomo di mare spagnolo che si distinse come scienziato, ingegnere navale e funzionario pubblico.

Rimase orfano all'età di tre anni e lo zio si occupò della sua educazione. All'età di 12 anni fu inviato a Malta, dove fu ammesso come paggio del Gran Maestro dell'Ordine. All'età di 16 anni fu ammesso come cavaliere a pieno titolo, il che implicava il voto perpetuo di celibato.

Tornato in Spagna, entrò nell'Accademia dei Guardiamarina di Cadice, dove dimostrò un grande talento per la matematica e partecipò ad azioni militari, come la presa di Orano. Appena diplomato, fu scelto insieme a un altro giovane marinaio, Antonio de Ulloa, come membro della spedizione geodetica con cui l'Accademia delle Scienze di Parigi voleva determinare la forma della Terra.

Si trattava di decidere tra le due teorie rivali della gravitazione proposte da Cartesio e Newton. La prima attribuiva la gravità all'effetto di vortici di materia sottile che riempivano lo spazio e prevedeva una Terra allungata dai poli, mentre la seconda la spiegava come un'azione a distanza che agisce attraverso il vuoto e sosteneva che la Terra sarebbe stata dilatata dall'equatore e appiattita dai poli.

La spedizione durò quasi dieci anni e confermò definitivamente la teoria di Newton. George John ne scrisse in un libro, Osservazioni astronomiche e fisiche nei regni del Perù, che lo portò alla nomina a membro dell'Accademia delle Scienze di Parigi.

Per il resto della sua vita Jorge Juan lavorò instancabilmente al servizio della corona spagnola: introdusse nuove tecniche di costruzione navale, modernizzò cantieri, miniere e arsenali, riformò l'insegnamento dell'Accademia dei guardiamarina, fondò il Reale Osservatorio Astronomico di Madrid.

Infine, in tarda età, scrisse il miglior trattato di costruzione navale e di navigazione dell'epoca: la Esame marittimo, che fu studiato in tutta Europa, e per la prima volta applicò la fisica newtoniana e il calcolo differenziale e integrale alla progettazione navale.

L'autoreJuan Meléndez Sánchez

Professore ordinario, Universidad Carlos III de Madrid. Società degli scienziati cattolici di Spagna

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.