Attualità

Sarà la Santa Sede a decidere "la soluzione" per Torreciudad

Torreciudad è tornata alla ribalta delle cronache dopo l'annuncio del vescovato di Barbastro Monzón di "lasciare nelle mani della Santa Sede la soluzione delle divergenze di criteri con la Prelatura dell'Opus Dei". L'Opus Dei esprime la sua "piena fiducia nello studio che la Santa Sede farà su questa materia".  

Maria José Atienza-25 settembre 2024-Tempo di lettura: 2 minuti
torreciudad_mikel pando

Foto: Torreciudad ©Mikel Pando

Un nuovo, anche se forse prevedibile, colpo di scena nel processo di trattative tra la Prelatura dell'Opus Dei e il vescovato di Barbastro Monzón in relazione al tempio mariano di Torreciudad.

Il comunicato del Vescovato di Barbastro

Mercoledì 25 settembre, il vescovado aragonese annuncia sul suo sito web che aveva lasciato "nelle mani della Santa Sede la soluzione delle differenze di criteri con la Prelatura dell'Opus Dei riguardo alla regolarizzazione giuridica, canonica e pastorale di Torreciudad".

L'episcopato precisa di aver consegnato al Vaticano informazioni sulla "relazione contrattuale su questa enclave diocesana dal 1962, così come i venti incontri tenuti negli ultimi quattro anni tra le due parti". Nel breve comunicato diffuso dalla diocesi aragonese si legge anche che questa "richiesta di intervento è stata trasmessa la scorsa settimana alla Segreteria di Stato e al Dicastero per il Clero", il che significa che la Santa Sede si è occupata del caso già mentre Torreciudad ospitava l'ultima delle grandi celebrazioni ecclesiali, il Giornata mariana delle famiglie.

Vescovo di Torreciudad
Le autorità insieme al vescovo di Barbastro-Monzón alla 32a Giornata Mariana delle Famiglie a Torreciudad

La risposta dell'Opus Dei

Qualche ora dopo, L'Opus Dei ha rilasciato una dichiarazione in cui si sottolinea che "la Prelatura ha tenuto sempre informata la Santa Sede sull'andamento dei colloqui" e che, di fatto, il Dicastero del Clero "dispone di tutta la documentazione pertinente dal settembre 2023, che è stata poi aggiornata".  

La diocesi continua a sottolineare la regolarizzazione dello "status di Torreciudad e di erigerlo, canonicamente, a santuario" come la chiave di questo processo. A questo proposito, la Prelatura ricorda che il 30 agosto 2023 ha inviato all'episcopato la sua proposta per gli statuti del Santuario. Una proposta che ha ricevuto una risposta "sei mesi dopo con la convocazione di una riunione tecnica a marzo, soddisfacente per entrambe le parti". Tuttavia, in un successivo incontro del 30 giugno, la Diocesi ha consegnato una bozza che modificava alcuni dei punti più importanti precedentemente concordati".

Da parte della Prelatura, si sostiene che la Opus Dei L'Opus Dei "ha sempre manifestato la propria disponibilità a raggiungere un accordo, entro i margini che ha ritenuto garantiti dal diritto civile e canonico". Una disponibilità che, secondo l'Opus Dei, "non ha incontrato la corrispondenza che ci si poteva aspettare, a seguito del rifiuto della Diocesi di raggiungere qualsiasi accordo se non l'accettazione delle proprie condizioni". Il contenuto di questa nuova bozza ha rappresentato una nuova pietra d'inciampo nell'intesa di entrambe le parti, e ora sarà la Santa Sede a decidere il futuro della Chiesa, che nel 2025 compirà 50 anni. Una decisione in cui la Prelatura esprime "piena fiducia".

Sia il vescovato di Barbastrina che l'Opus Dei hanno espresso il desiderio di "giungere a una risoluzione della questione", come sottolinea la diocesi di monsignor Ángel Pérez Pueyo. L'Opus Dei desidera inoltre "continuare a lavorare per la diocesi e per la Chiesa universale dal punto di vista della diocesi barbaricina". Torreciudad (...) con la stessa comunione e fiducia di sempre".  

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.