Il 9 e il 10 luglio, i rappresentanti delle religioni di tutto il mondo si sono incontrati al HiroshimaGiappone, in un evento che mira a promuovere un autentico impegno per il perseguimento della pace attraverso la firma del documento "Rome Call for AI Ethics".
L'evento è stato promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, da Religions for Peace Japan, dal Forum per la Pace degli Emirati Arabi Uniti e dalla Commissione per le Relazioni Interreligiose del Gran Rabbinato di Israele. Firmando il documento, persone influenti di tutto il mondo e di vari settori si impegnano a promuovere un senso di responsabilità nello sviluppo della società civile. Intelligenza artificiale.
Durante il primo giorno dell'evento, i partecipanti hanno ascoltato presentazioni non solo sull'etica dell'uso dell'intelligenza artificiale, ma anche sugli sviluppi scientifici, tecnologici e legislativi. Tra i relatori delle sessioni vi erano il CEO di Microsoft Brad Smith e Amandeep Singh Gill, inviato del Segretario generale delle Nazioni Unite per la tecnologia.
Cooperazione interreligiosa
Il 10, invece, ha avuto luogo la firma del documento. Il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, l'arcivescovo Paglia, ha sottolineato l'importanza di questo evento affermando che "tutte le religioni sono chiamate a lavorare insieme per il bene dell'umanità".
Allo stesso modo, Yoshiharu Tomatsu, segretario di Religions for Peace Japan, ha affermato che le sfide poste dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale li spingono a impegnarsi per "promuovere l'inclusività e il rispetto reciproco per tutti".
Da parte sua, Shaykh Abdallah Bin Bayyah, presidente del Forum per la pace degli Emirati Arabi Uniti, ha sottolineato che "la cooperazione, la solidarietà e il lavoro comune sono necessari per affrontare gli sviluppi dell'intelligenza artificiale, in cui si mescolano interessi, pericoli e benefici, per garantire che i sistemi e i prodotti non siano semplicemente avanzati, ma anche moralmente corretti".
Il rappresentante della Commissione per le relazioni interreligiose del Gran Rabbinato d'Israele, Eliezer Simha Weisz, ha inoltre dichiarato che "come persone di fede, abbiamo la responsabilità unica di infondere chiarezza morale e integrità etica nella ricerca dell'intelligenza artificiale".
"Rome Call for AI Ethics", un impegno proattivo
Papa Francesco, che non era presente alla firma, ha voluto inviare una breve messaggio a tutti i partecipanti all'evento. Come capo della Chiesa cattolica, ha invitato i firmatari "a mostrare al mondo che siamo uniti nel chiedere un impegno proattivo per proteggere la dignità umana in questa nuova era della macchina".
Inoltre, il Pontefice ha sottolineato l'importanza di coinvolgere membri di diverse religioni in questo impegno della "chiamata di Roma". Ha affermato che "riconoscere il contributo delle ricchezze culturali dei popoli e delle religioni nella regolamentazione dell'Intelligenza Artificiale è la chiave del successo del vostro impegno per una saggia gestione dell'innovazione tecnologica".
I rappresentanti che hanno partecipato all'evento di Hiroshima si aggiungono alle altre grandi personalità che hanno già firmato il documento promosso dal Vaticano. La Chiesa anglicana, l'IBM e l'Università Sapienza sono altre note realtà che si sono impegnate a sviluppare l'intelligenza artificiale senza perdere di vista l'etica basata sulla dignità dell'essere umano.