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Esperti e politici chiedono l'abolizione della maternità surrogata

L'incontro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del Vaticano e delle Nazioni Unite e il sostegno di importanti femministe, ha chiesto di vietare una pratica che viola i diritti fondamentali di donne e bambini.

María Candela Temes-8 aprile 2024-Tempo di lettura: 3 minuti

Olivia Maurel e suo marito con il Ministro della Famiglia italiano

I leader della "Dichiarazione di Casablanca" si sono riuniti questo fine settimana a Roma per continuare a lavorare per l'abolizione universale della maternità surrogata. La conferenza di due giorni ha riunito nella capitale italiana politici, rappresentanti di organizzazioni internazionali, accademici e femministe per portare nel dibattito pubblico come la maternità surrogata violi la dignità umana.

La conferenza è stata preceduta giovedì scorso da un'udienza privata di Papa Francesco con i principali organizzatori dell'incontro: il giurista franco-cileno Bernard García Larraín, la giurista uruguaiana Sofía Maruri e la portavoce Olivia MaurelIl Romano Pontefice li ha incoraggiati nel loro lavoro e li ha invitati a non perdere il senso dell'umorismo. Il Romano Pontefice li ha incoraggiati nel loro lavoro e li ha invitati a non perdere il senso dell'umorismo.

La presenza di voci di spicco

Il sostegno del Vaticano è stato confermato dalla presenza al congresso di Miroslaw Wachowski, sottosegretario della Sezione per gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato della Santa Sede, che ha aperto l'incontro con un appello forte e chiaro a difendere la dignità di donne e bambini.

Oltre a monsignor Wachowski, sono intervenuti Eugenia Roccella, Ministro italiano per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Velina Todorova, membro del Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo, e Reem Alsalem, Relatrice Speciale ONU sulla Violenza contro le Donne e le Ragazze. Nei loro interventi hanno sottolineato che, sebbene la maternità surrogata non sia regolamentata in molti Paesi, è necessario affrontare i danni che può causare ai diritti umani e il rischio di commercializzazione che rappresenta.

Olivia Maurel ha portato una testimonianza toccante e potente, in cui ha condiviso la sua storia personale, segnata da un passato di depressione, alcolismo e tentativi di suicidio che hanno trovato una spiegazione solo quando ha scoperto le sue origini e di essere nata da una donna diversa da sua madre attraverso la pratica della maternità surrogata. Olivia, sposata e madre di tre figli, è diventata un'attivista di spicco che chiede ai poteri politici e alle organizzazioni internazionali di intervenire con maggiore decisione per evitare che storie di dolore come la sua si ripetano.

La Dichiarazione di Casablanca, che lavora per un trattato internazionale che vieti la maternità surrogata, cerca un sostegno trasversale a tutti i livelli ed è riuscita a riunire importanti figure femministe come la svedese Kajsa Ekis Ekman, la tedesca Birgit Kelle e l'austriaca Eva Maria Bachinger.

Che cos'è la Dichiarazione di Casablanca?

Come sottolineano i suoi promotori, il ".Dichiarazione di Casablanca per l'abolizione universale della maternità surrogata", reso pubblico a Casablanca (Marocco) il 3 marzo 2023, è stato firmato da 100 esperti di 75 nazionalità. L'obiettivo del testo è quello di impegnare gli Stati ad adottare misure contro la maternità surrogata in tutte le sue forme e modalità, sia a pagamento che non.

Papa Francesco, nel suo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede l'8 gennaio, è stato categorico nel rifiutare la pratica della maternità surrogata: "Considero deplorevole la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che offende gravemente la dignità della donna e del bambino, e si basa sullo sfruttamento della situazione di bisogno materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l'oggetto di un contratto. Chiedo quindi alla comunità internazionale di impegnarsi per la proibizione universale di questa pratica". Le parole del Romano Pontefice hanno portato la questione alla ribalta di numerosi media e sono state di grande incoraggiamento per i promotori di Casablanca.

L'autoreMaría Candela Temes

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