Un impulso alla consapevolezza che tutti i battezzati sono agenti pastorali. Questo è, in estrema sintesi, lo scopo della Incontro dei laici sul primo annuncio che riunirà, nella capitale spagnola, più di mezzo migliaio di persone presso la sede della Fundación Pablo VI.
L'incontro segue la scia del Congresso dei Laici Il popolo di Dio in movimento che, nel febbraio 2020, ha voluto promuovere quattro modalità di lavoro per i laici spagnoli: primo annuncio, accompagnamento, processi formativi e presenza nella vita pubblica.
Obiettivi della riunione
Questo Incontro dei laici sul primo annuncio L'incontro raccoglierà questa eredità per approfondire il ruolo dei laici nella trasmissione della fede attraverso l'annuncio del Vangelo. È quanto ha affermato il sacerdote Luis Manuel Romero, direttore del segretariato della Commissione episcopale per i laici, la famiglia e la vita, alla presentazione dell'incontro.
Romero ha evidenziato i due obiettivi di queste giornate di lavoro: da un lato, "prendere coscienza che tutti siamo chiamati ad annunciare il messaggio di Cristo con la parola e la testimonianza in ragione del nostro Battesimo, che siamo tutti agenti pastorali e che non è solo una questione di ministri ordinati o di vita consacrata" e, dall'altro, la "necessità che tutta la Chiesa scopra che l'essenziale è la missione".
L'incontro riprenderà anche alcuni dei temi elaborati a seguito della fase nazionale del Sinodo della sinodalità convocato da Papa Francesco.
Quattro "tappe" tematiche
Da parte sua, Maria Bazal, membro del Consiglio consultivo dei laici, ha riassunto gli eventi e i gruppi di lavoro che si svolgeranno durante i giorni dell'incontro. La conferenza sarà organizzata in quattro blocchi o "tappe" che si concentreranno sul Primo Annuncio nella vita quotidiana, con aree quali il lavoro, la famiglia, le relazioni sociali e l'educazione; il Primo Annuncio e la comunità ecclesiale: l'accompagnamento dopo il Primo Annuncio e i Processi formativi nel Primo Annuncio.
Ognuno di questi blocchi comprenderà presentazioni, esperienze e tavole rotonde in cui verranno discusse le sfide, le difficoltà e i diversi modi di affrontarle nelle varie aree. A questo proposito, sebbene si tratti di un incontro di laici, ha destato attenzione la presenza di sacerdoti e consacrati come leader o facilitatori delle aree di questo incontro, così come la presenza a maggioranza maschile. Interpellati in merito, gli organizzatori hanno voluto sottolineare che la maggior parte dei partecipanti erano laici, pur riconoscendo che "c'è ancora molto da fare oggi in termini di presenza dei laici nella Chiesa e di riconoscimento di questa presenza" e sperano che questo incontro serva proprio "a conoscere e far conoscere il lavoro di tanti laici" in questo ambito.
Per quanto riguarda l'applicazione concreta dei temi trattati nella vita delle comunità cristiane, sia Romero che Bazal hanno ammesso che "è difficile che tutto questo arrivi ai cristiani comuni", anche se hanno espresso la speranza che "così come negli ultimi anni abbiamo notato un aumento della forza e del lavoro delle Delegazioni dell'Apostolato Secolare nelle diocesi e della vitalità dei movimenti e delle associazioni, queste giornate serviranno a risvegliare un lavoro che si propagherà da qui alle comunità attraverso queste delegazioni".
Laici, sacerdoti, persone consacrate e vescovi
Il Incontro dei laici sul primo annuncio, saranno presenti circa 700 partecipanti confermati provenienti da tutte le diocesi, associazioni e movimenti. Inoltre, parteciperanno circa 75 sacerdoti e 40 vescovi, oltre a un'ampia rappresentanza di membri della vita consacrata.
Il convegno inizierà con un incontro di preghiera il venerdì pomeriggio e si concluderà la domenica mattina con la lettura del documento finale, che rifletterà il lavoro del sabato e la celebrazione della Santa Messa presieduta dal cardinale arcivescovo di Madrid, José Cobo.