La Giornata mondiale del rifugiato viene commemorata ogni 20 giugno dal 2001. È stata istituita dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 50° anniversario della Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951 per ricordare le persone che hanno dovuto lasciare la propria patria a causa di guerre, violenze o carestie.
Il tema scelto per la commemorazione del 2023 è: "Speranza lontano da casa. Per un mondo inclusivo dei rifugiati". L'obiettivo è promuovere la loro inclusione nelle comunità ospitanti. Secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), entro il 2022 ci saranno più di 100 milioni di sfollati a livello globale, un numero record causato dalla guerra in Ucraina e da altri conflitti in tutto il mondo. La cifra comprende, tra l'altro, i rifugiati, gli sfollati forzati e i richiedenti asilo.
Gli Stati Uniti e i rifugiati
Il programma di reinsediamento dei rifugiati negli Stati Uniti è il più grande al mondo. Dal 1975 gli Stati Uniti hanno accolto più di 3 milioni di rifugiati. La Chiesa negli Stati Uniti ha svolto un ruolo importante nell'assistenza ai rifugiati. Mark J. Seitz, vescovo di El Paso (Texas) e presidente del Comitato per le migrazioni dell'USCCB, ha sottolineato l'impegno della Chiesa nei confronti di questa popolazione: "Per secoli, i cattolici americani hanno coordinato gli sforzi per accogliere i rifugiati e i profughi negli Stati Uniti e in altre parti del mondo. rifugiati nelle nostre comunità, offrendo carità cristiana e ospitalità ai nuovi arrivati".
A questo proposito, il vescovo Seitz ha detto che la Chiesa nel Paese celebra gli innumerevoli contributi dati da generazioni di sfollati in questa nazione. Tuttavia, in questi tempi, ha sottolineato che i rifugiati, i richiedenti asilo, gli apolidi e altri gruppi devono affrontare una crescente ostilità in varie regioni del mondo. Di fronte a questa realtà, il vescovo Seitz ha ribadito il sostegno della Chiesa a questo settore della popolazione.
Organizzazioni che aiutano
L'Ufficio dei servizi per le migrazioni e i rifugiati dell'USCCB è una delle nove organizzazioni non governative degli Stati Uniti che assistono il reinsediamento dei rifugiati. Catholic Charities, in coordinamento con le agenzie governative, fornisce alloggio, cibo e assistenza ai nuovi arrivati nel Paese.
Il Catholic Relief Services, fondato nel 1943 dai vescovi americani, fornisce assistenza a questo e ad altri settori svantaggiati della popolazione, ma a livello internazionale.