Spagna

L'Opus Dei studierà "attentamente" la situazione del santuario di Torreciudad.

La prelatura dell'Opus Dei ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la propria sorpresa per la nomina unilaterale di un rettore per il Santuario di Torreciudad da parte del vescovo della diocesi di Barbastro-Monzón.

Maria José Atienza-18 luglio 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
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Foto: Santuario di Torreciudad ©Mikel Pando. Torreciudad

"Con sorpresa": è così che il Prelatura dell'Opus Dei la notizia che il vescovo di Barbastro Monzón, Ángel Pérez Pueyo, ha nominato José Mairal, parroco di Bolturina-Ubierg e vicario giudiziale della diocesi, rettore del Santuario di Torreciudad

Allo stesso modo, secondo il comunicato diocesano, Mons. Pérez Pueyo ha indicato che l'ex rettore, Ángel Lasherase i sacerdoti Pedro J. García de Jalón y de la Fuente e Eduardo Martínez Ruipérez, devono collaborare con il nuovo direttore "fino a quando non sarà regolarizzata la situazione canonica esistente tra le due istituzioni".

Si tratta di una nomina inusuale perché, secondo la Opus Dei, il santuario è un tempio della Prelatura; infatti, ha lo status giuridico di un oratorio della Prelatura e, come accade per tali oratori, è stato eretto all'epoca con il permesso del vescovo della diocesi. Il L'Opus Dei sottolinea che, di conseguenza, "comprende che non spetta al vescovo effettuare questa nomina". Infatti, in base alla normativa vigente, è il Vicario regionale del Opus Dei la nomina del rettore e dell'équipe sacerdotale che si occupa del santuario.

Il comunicato della diocesi di Barbastro-Monzón indica la necessità di "regolarizzare" la situazione canonica del santuario come motivo per cambiare questa nomina, anche se non chiarisce la natura di questa situazione. Successivamente, la stessa diocesi ha aggiunto alcune precisazioni, sottolineando che "nel caso di Torreciudad, e al fine di regolarizzare la sua situazione canonica con la diocesi, è stato chiesto alla Prelatura di proporre a questo vescovato una lista di tre sacerdoti per effettuare questa nomina di rettore (c. 557 &1). Con il passare dei mesi, e non avendo ricevuto questa lista dopo varie richieste, si decise di nominare José Mairal, parroco di Bolturina-Ubiergo, alla cui parrocchia appartiene l'eremo-santuario di Torreciudad".

Il canone citato stabilisce che "il vescovo diocesano nomina liberamente il rettore di una chiesa, fermo restando il diritto di elezione o di presentazione, quando questo diritto appartiene legittimamente a qualcuno; in questo caso, spetta al vescovo diocesano confermare o istituire il rettore". Questa è la procedura che si segue a Torreciudad dalla costruzione del santuario nel 1975, e che è inclusa negli statuti di Torreciudad, del 1980, dove si specifica che "la nomina del rettore e la designazione dei sacerdoti incaricati della cura pastorale corrisponde al Vicario regionale della Prelatura".

Da parte sua, il Opus Dei ha annunciato che la diocesi e la Prelatura hanno iniziato i colloqui per preparare nuovi statuti che permettano a Torreciudad di diventare un santuario diocesano.

I contatti sono iniziati "più di un anno fa" e sono finalizzati a "erigere Torreciudad a santuario diocesano e a stabilire un accordo di cura pastorale con la diocesi, simile agli accordi che la Prelatura dell'Opus Dei mantiene per la cura pastorale di numerose parrocchie e chiese in Spagna e in altri Paesi". Il comunicato della Prelatura sottolinea che questo lavoro non è terminato e che, "sebbene realizzato in un clima di reciproca collaborazione, non è stato privo di difficoltà di comprensione e interpretazione da parte della diocesi". 

La situazione creatasi con questa nomina ha importanti implicazioni ecclesiali e giuridiche. L'Opus Dei ha annunciato che "studierà la questione con attenzione e in spirito di comunione ecclesiale".

La Prelatura ha sottolineato il desiderio di "continuare a collaborare con la Diocesi nell'opera di evangelizzazione svolta da Torreciudad, un luogo tanto amato dalla popolazione dell'Alto Aragona, dove ogni anno migliaia di persone si incontrano con la Madonna, si confessano e si avvicinano a Gesù, ispirandosi alla vita e agli insegnamenti di San Josemaría Escrivá, di Barbastrán".

La diocesi di Barbastro colloca inoltre questa decisione nel contesto di uno sforzo di "convergenza" e "comunione", "sempre al servizio della pastorale di tutti i fedeli di Barbastro-Monzón".

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