Vaticano

Papa Francesco: "Cosa può dire il Vangelo nell'era di Internet?".

Dopo la celebrazione della Messa di Pentecoste, Papa Francesco ha recitato il Regina Caeli e ha invitato i fedeli a trattare lo Spirito Santo. 

Javier García-5 giugno 2022-Tempo di lettura: 2 minuti

Foto: Papa Francesco nell'omelia di Pentecoste di questa mattina. © Foto CNS/Paul Haring

Papa Francesco ha presieduto nella Basilica di San Pietro Santa Messa in occasione della festa dello Spirito Santo. Le grandi celebrazioni con i fedeli sono tornate alla normalità in Vaticano dopo la pandemia. Al termine della cerimonia, il Papa è uscito sul balcone del suo ufficio per salutare i pellegrini riuniti e pregare con loro. Regina Caeli per l'ultima volta quest'anno.

Con la sua solita pedagogia chiara e accessibile, il pontefice ha evidenziato due dei principali compiti dello Spirito Santo, insegnare e ricordare. Nell'era di Internet e della globalizzazione, il Vangelo sembra a molti un libro superato. Papa Francesco ha commentato: "Ci si può preoccupare che ci sia una grande distanza tra il Vangelo e la vita quotidiana. Gesù è vissuto duemila anni fa, c'erano altri tempi, altre situazioni, e per questo il Vangelo sembra già superato, inadeguato a parlare al nostro presente con le sue esigenze e i suoi problemi.

Trattare con lo Spirito Santo

L'opera dello Spirito Santo è fondamentale per la santità personale e per l'opera di evangelizzazione, per questo il cristiano deve avere un atteggiamento di ascolto attento. "Infatti, quando lo Spirito insegna, aggiorna e mantiene sempre giovane la fede. Noi corriamo il rischio di fare della fede una cosa da museo, Lui invece la mette in sintonia con i tempi. Lo Spirito Santo, infatti, non si lega alle epoche o alle mode passeggere, ma porta nel presente l'attualità di Gesù, risorto e vivo. Come fa lo Spirito a fare questo? Realizzando ricordiamo. Ecco il secondo verbo,  ri-membrarecioè riportare il cuore".

Nelle sue parole finali il Santo Padre ha incoraggiato i fedeli a fare un esame di coscienza e a leggere il Vangelo per scoprire la volontà di Dio. "E noi - proviamo a chiederci - siamo cristiani smemorati? Basta forse un'avversità, una fatica, una crisi per dimenticare l'amore di Gesù e cadere nel dubbio e nella paura? Il rimedio è invocare lo Spirito Santo. Facciamolo spesso, soprattutto nei momenti importanti, prima delle decisioni difficili. Prendiamo in mano il Vangelo e invochiamo lo Spirito. Possiamo dire: "Vieni, Spirito Santo, ricordami Gesù, illumina il mio cuore". Poi apriamo il Vangelo e leggiamo un piccolo brano, lentamente. E lo Spirito lo farà parlare nella nostra vita. 

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