Nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, Papa Francesco ha consegnato il Premio Ratzinger 2022 ai professori Michel Fédou e Joseph Halevi Horowitz Weiler.
A loro si sono uniti i membri del Joseph Ratzinger Fondazione VaticanaAnche il teologo australiano, tra gli altri, ha ricevuto questo riconoscimento. Tracey Rowland o il tedesco Hanna B. Gerl-Falkovitz.
L'evento è iniziato con un discorso di benvenuto del card. Gianfranco Ravasi insieme a Federico Lombardi, S.I., Presidente della Fondazione.
Dopo i primi saluti e la presentazione del profilo dei premiati, Papa Francesco ha consegnato il premio e si è rivolto ai premiati.
Nelle sue parole, Francesco ha sottolineato che "tutti noi sentiamo la sua presenza spirituale (di Benedetto XVI) e il suo accompagnamento nella preghiera per tutta la Chiesa". Ma questa occasione è importante per ribadire che il contributo del suo lavoro teologico e, in generale, del suo pensiero, continua a essere fecondo e operativo".
Nelle sue parole, il Papa non ha voluto dimenticare il ruolo del Papa emerito nel Concilio Vaticano II, di cui quest'anno ricorre il 60° anniversario dell'apertura. A questo proposito, il Papa ha sottolineato, Benedetto XVI "Ci ha aiutato a leggere in profondità i documenti conciliari, proponendo una "ermeneutica della riforma e della continuità".
Ha inoltre fatto riferimento alla pubblicazione dell'Opera Omnia di Joseph Ratzinger, che offrirà al lettore i contributi teologici dell'ex pastore della Chiesa dopo San Giovanni Paolo II.
Questi contributi, nelle parole del Papa, "offrono una solida base teologica per il cammino della Chiesa: una Chiesa "viva", che ci ha insegnato a vedere e a vivere come comunione, e che è in movimento - in "sinodo" - guidata dallo Spirito del Signore, sempre aperta alla missione di annunciare il Vangelo e di servire il mondo in cui vive", ricordando le parole di Papa Benedetto XVI nella Messa di apertura del suo pontificato.
Inoltre, il Papa si è rivolto al Joseph Ratzinger - Fondazione Benedetto XVI, Il cui lavoro, ha sottolineato, "si colloca in questa prospettiva, nella convinzione che il suo magistero e il suo pensiero non sono rivolti al passato, ma sono fecondi per il futuro, per l'applicazione del Concilio e per il dialogo tra la Chiesa e il mondo di oggi". Joseph Ratzinger ha incoraggiato i membri di questa Fondazione a collaborare con le fondazioni vaticane. Beato Giovanni Paolo I e di San Giovanni Paolo II", affinché la memoria e la vitalità del messaggio di questi tre Papi siano promosse in unione di intenti nella comunità ecclesiale".
Weiler e Fédou, in sintonia con Benedetto XVI
Il Papa ha sottolineato che il lavoro dei premiati si è svolto in campi cari a Benedetto XVI. A questo proposito, ha sottolineato come "padre Michel Fédou abbia studiato in particolare le opere dei Padri della Chiesa d'Oriente e d'Occidente, e lo sviluppo della cristologia nel corso dei secoli". Uno studio che non si è concentrato sul passato ma che "ha alimentato in lui un pensiero vivo, capace di affrontare anche le questioni attuali nel campo dell'ecumenismo e dei rapporti con le altre religioni".
D'altra parte, in relazione alla Professor WeilerPapa Francesco non ha voluto dimenticare che "è la prima personalità di religione ebraica a ricevere il Premio Ratzinger, finora assegnato a studiosi appartenenti a varie confessioni cristiane". Ha inoltre sottolineato che "la sintonia tra il Papa emerito e il professor Weiler riguarda in particolare questioni di sostanziale importanza: il rapporto tra fede e ragione giuridica nel mondo contemporaneo; la crisi del positivismo giuridico e i conflitti generati da un'estensione illimitata dei diritti soggettivi; la corretta comprensione dell'esercizio della libertà religiosa in una cultura che tende a relegare la religione nella sfera privata". Un tema che lo stesso Weiler ha trattato assiduamente, come nel caso del Forum Omnes.
Papa Francesco ha sottolineato l'atteggiamento coraggioso assunto dal professor Weiler "passando, quando necessario, dal livello accademico a quello della discussione - e potremmo dire del "discernimento" - nella ricerca del consenso sui valori fondamentali e del superamento dei conflitti per il bene comune".
Il Papa ha concluso con un appello a prendere questi esempi come "linee di impegno, di studio e di vita di grande trascendenza, che suscitano la nostra ammirazione e chiedono di essere portate all'attenzione di tutti".