Vaticano

Papa Francesco: "La vecchiaia deve testimoniare ai bambini che sono una benedizione".

Il Santo Padre ha continuato le sue udienze del mercoledì sulla vecchiaia. Come in altre occasioni, ha sottolineato il rapporto speciale tra anziani e bambini.

Javier García Herrería-17 agosto 2022-Tempo di lettura: 3 minuti

Una guardia svizzera viene assistita dopo essere svenuta vicino a Papa Francesco durante l'udienza generale del 17 agosto 2022. ©FotoCNS/Paul Haring

L'aneddoto del pubblico di questo mercoledì 17 agosto, è stata la guardia svizzera che si è accasciata a pochi metri da Papa Francesco. Ha fatto il suo dovere fino allo sfinimento. A parte le curiosità, il Santo Padre ha continuato la sua catechesi sulla vecchiaia riflettendo sul sogno profetico di Daniele. Questa visione all'inizio dell'Apocalisse si riferisce a Gesù risorto, che si presenta come Messia, Sacerdote e Re, eterno, onnisciente e immutabile (1,12-15).

La tradizione artistica cristiana ha raffigurato Dio Padre come un vecchio gentile con la barba bianca. Senza sentimentalismi puerili, il Santo Padre ha sottolineato la validità dell'immagine: "Il termine biblico più spesso usato per indicare un uomo anziano è "zaqen", che deriva da "zaqan", e significa "barba". I capelli bianchi come la neve sono un antico simbolo di un tempo lunghissimo, di un tempo immemorabile, di un'esistenza eterna. Non c'è bisogno di demistificare tutto per i bambini: l'immagine di un Dio che veglia su tutto con i capelli bianchi come la neve non è un simbolo sciocco, è un'immagine biblica, è nobile e persino tenera. La figura dell'Apocalisse in mezzo ai candelabri d'oro coincide con quella dell'"Antico dei giorni" della profezia di Daniele. È vecchio come tutta l'umanità, persino più vecchio. È antico e nuovo come l'eternità di Dio".

I bambini sono una benedizione

Il pontefice ha anche sottolineato l'esempio biblico di Simeone e Anna nella presentazione di Gesù nel tempio di Gerusalemme. La vecchiaia", ha sottolineato Papa Francesco, "nel suo cammino verso un mondo in cui l'amore che Dio ha instillato nella Creazione possa finalmente irradiare senza ostacoli, deve compiere questo gesto compiuto da Simeone e Anna, prima di congedarsi. La vecchiaia deve testimoniare ai figli che sono una benedizione. La forza di questo segno indica la dignità e il valore inalienabile della vita umana, per questo il Santo Padre ha sottolineato che il nostro destino nella vita non può essere annientato, nemmeno dalla morte.

La credibilità degli anziani è molto grande per i bambini, ed è per questo che tra loro nasce una grande complicità. I giovani e gli adulti", ha proseguito il Papa, "non sono in grado di dare una testimonianza così autentica, tenera e commovente come quella degli anziani. È irresistibile quando un anziano benedice la vita così come gli si presenta, mettendo da parte il risentimento per la vita che se ne va. La testimonianza degli anziani unisce le generazioni della vita e le dimensioni del tempo: passato, presente e futuro. È doloroso - e dannoso - vedere le età della vita concepite come mondi separati, in competizione tra loro, ognuno dei quali cerca di vivere a spese dell'altro".

La saggezza della vecchiaia

Negli ultimi mesi Papa Francesco ha sottolineato il valore del contributo degli anziani alla famiglia e alla società di oggi. "L'alleanza tra anziani e bambini salverà la famiglia umana", ha sottolineato il pontefice. E ha concluso le sue parole chiedendo: "Possiamo restituire ai bambini, che hanno bisogno di imparare a nascere, la tenera testimonianza degli anziani che possiedono la saggezza della morte? Questa umanità, che con tutti i suoi progressi sembra un'adolescente nata ieri, può ritrovare la grazia di una vecchiaia che si aggrappa all'orizzonte del nostro destino? La morte è certamente un passaggio difficile della vita, ma è anche un passaggio che conclude il tempo dell'incertezza e riporta indietro l'orologio. Perché la parte bella della vita, che non ha più scadenze, inizia proprio allora".

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