Cultura

I Sedizionari Pontifici, una figura singolare al servizio del Papa

I sediari pontifici sono un gruppo di persone tradizionalmente al servizio del Papa. I sediari, vestiti di tutto punto, erano un tempo gli uomini a cui era riservato l'onore di portare a spalla il trono del pontefice durante le celebrazioni liturgiche.

Hernan Sergio Mora-28 aprile 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
posti a sedere

Foto: La disposizione dei posti a sedere in un'udienza papale ©.

Nel corso dei secoli hanno visto guerre, invasioni, saccheggi, esilio e mille vicissitudini, ma sempre al servizio del Papa: sono i "Sediari", un'istituzione laica che deriva dai Palafrani Pontifici e che oggi fanno parte di quella che viene chiamata "Famiglia Pontificia".

Dai Palafrenieri Pontifici ai Sediari.

I Palafrenieri Pontifici risalgono al X secolo. Erano incaricati della scorta del Papa, accompagnando il Santo Padre quando cavalcava in sontuosa processione per prendere possesso della sua cattedra in San Giovanni in Laterano (l'attuale Cattedrale di Roma), quando partiva per cerimonie pubbliche o semplicemente quando si spostava da un luogo all'altro. Il loro nome "Palafreneros" deriva dal fatto che accompagnavano Sua Santità prendendo le redini e le briglie del cavallo che il pontefice cavalcava.

I documenti storici indicano che l'Arciconfraternita dei Palafrenieri Pontifici si riuniva in una cappella della Basilica di San Pietro. Nel 1565 Papa Pio IV autorizzò la costruzione di una chiesa per loro: Sant'Anna dei Palafrenieri, oggi accessibile al pubblico all'interno delle mura dello Stato della Città del Vaticano. La chiesa, a pianta ellittica, fu commissionata all'architetto Giacomo Barozzi, detto "il Vignola".

Nel 1507, Papa Giulio II istituì il "Nobile Collegio dei Palafrenieri Pontifici", confermato il 15 aprile 1517 da Papa Leone X, che già comprendeva i Sedizionari Pontifici, con i quali condividevano anche il distintivo.

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Papa Giovanni Paolo I sulla sedia portata da sedieri ©Foto file CNS

Infatti, i Sediarii - un altro organismo composto da gentilhombres - si legarono sempre più ai Palafreneri quando il Pontefice iniziò a utilizzare la sedia gestatoria, che veniva portata a spalla da diversi uomini. Tanto che nel 1565 entrambe le istituzioni erano ufficialmente incaricate di trasportare il Pontefice.

Dopo i Patti Lateranensi del 1929, il cosiddetto "Concordato" tra la Chiesa e lo Stato italiano, e in considerazione del disuso dei cavalli, i Palafreri si riunirono definitivamente nei Sediari e la sede della loro Arciconfraternita lasciò le mura vaticane per trasferirsi nella Chiesa di "Santa Caterina della Rotta", a due passi da Palazzo Farnese.

Non è necessario andare troppo indietro nel tempo per ricordare che i Seditari erano soliti trasportare la sedia gestatoria che portava il Santo Padre alle udienze o agli eventi. Un'usanza che è terminata nel 1978, quando San Giovanni Paolo II non ha voluto utilizzarla, nemmeno per la cerimonia di insediamento, e che da allora è caduta in disuso.

Giornali di oggi

Augusto Pellegrini, Gentiluomo di Sua Santità ed ex decano della Sala dell'anticamera pontificia, spiega a Omnes che "i Sediari hanno un decano, ma non si chiama 'decano dei Sediari' bensì decano della Sala dell'anticamera pontificia.

Oggi i 'sediarios de numero' sono quattro persone, che aiutano il Decano della Sala dell'Anticamera Pontificia - attualmente Roberto Stefanori - a ricevere coloro che visitano il Santo Padre durante la settimana negli incontri che solitamente si tengono nella Biblioteca del Palazzo Apostolico".

Pellegrini aggiunge: "Oltre a loro, ci sono i 'sediarios de sobrenúmero', che vengono chiamati dal Decano quando è necessaria una loro maggiore partecipazione". (Per esempio, alle udienze del mercoledì). 

Senza la presenza di cavalli o selle, i sediari continuano, oggi, il loro lavoro al passo con i tempi. Presieduti dal Prefetto della Casa Pontificia, godono della fiducia del Papa, sono attivi in Vaticano per assistere il Santo Padre nelle udienze e sono elencati nell'Annuario Pontificio come parte laica della famiglia pontificia.

L'autoreHernan Sergio Mora

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