Spagna

La sessione plenaria dei vescovi spagnoli si apre con un focus sull'elezione del presidente

L'assemblea plenaria dei vescovi spagnoli, che si svolgerà nella settimana dal 4 all'8 marzo, sarà incentrata sull'elezione del nuovo presidente e del vicepresidente della Conferenza episcopale.

Maria José Atienza-4 marzo 2024-Tempo di lettura: 3 minuti

La Conferenza episcopale spagnola inizia la sua 124ª assemblea plenaria. Il discorso inaugurale di questa riunione dei vescovi spagnoli ha dato il segnale di partenza per un'assemblea dalla quale emergerà una nuova leadership di questa istituzione.

Juan José Omella si congeda da questa presidenza in quanto, secondo il nuovo statuto, non è rieleggibile a causa dell'età (non è eleggibile se ha più di 75 anni al momento del voto ed è "fortemente richiesto" di non raggiungere questa età durante il suo mandato).

L'arcivescovo di Barcellona ha rivolto il suo ultimo discorso sottolineando che, negli anni in cui è stato alla guida della CEE, ha cercato di "condividere una visione riflessiva della realtà, incoraggiandoci a lavorare insieme per costruire, tra tutti, una società più libera, più giusta, più pacifica". Omella ha rivolto le sue ultime parole soprattutto al compito dei pastori: sacerdoti e vescovi. 

Eleggere un presidente senza "interessi e strategie

Mons. Juan José Omella ha sottolineato la "missione di promozione e coordinamento in stretta collaborazione con i sacerdoti e i diaconi" che i vescovi hanno e che possono svolgere "solo se camminiamo uniti a Dio e in comunione tra di noi".

Ha anche chiesto il servizio di coloro che guideranno i vescovi spagnoli nei prossimi anni e ha fatto appello alla "fratellanza sacramentale, che va dalla reciproca accoglienza e considerazione alle attenzioni della carità e alla collaborazione concreta" nell'esercizio di questi uffici. 

In vista dell'imminente elezione della presidenza dei vescovi spagnoli, l'arcivescovo di Barcellona ha anche sottolineato che questo esercizio deve essere svolto "con un occhio esclusivamente al bene superiore del popolo di Dio" e non seguendo "i propri interessi e strategie".

Nel campo della pubblicità, ricordando il Anno di preghiera proposto da Papa Francesco in preparazione al Giubileo del 2025, l'ex presidente dei vescovi spagnoli ha annunciato che "la CEE, attraverso la Biblioteca de Autores Cristianos (BAC), sta collaborando con il Dicastero per l'Evangelizzazione alla pubblicazione e alla diffusione della raccolta in otto volumi intitolata Apuntes sobre la oración".

L'elezione del nuovo presidente

Sono 78 i vescovi che hanno diritto di voto in questa Assemblea Plenaria. Un numero che è cambiato quasi a sorpresa negli ultimi giorni, dal momento che, anche se in briefing Nella precedente riunione plenaria tenutasi giovedì 29 febbraio presso la CEE con i giornalisti, sono stati indicati 79 elettori, l'arcivescovo emerito di Madrid e, fino ad oggi, vicepresidente della Conferenza episcopale spagnola, Carlos Osoro ha mantenuto il suo diritto di voto come ordinario per i fedeli cattolici orientali residenti in Spagna. La situazione è cambiata il giorno successivo con la nomina del cardinale José Cobo, arcivescovo di Madrid per questo compito, che lascia Osoro fuori dagli elettori di questa Plenaria. 

In linea con gli statuti, possono essere eletti alla carica di Presidente della Conferenza episcopale spagnola 49 vescovi, in quanto possono essere eletti solo i vescovi titolari non dimissionari, cioè quelli con meno di 75 anni di età. Inoltre, è consigliabile, anche se non obbligatorio, che il presidente eletto non raggiunga la maggiore età durante il periodo in cui ricopre la carica.

L'elezione del presidente è prevista per martedì 5 marzo e, se tutto andrà bene, a mezzogiorno si conoscerà il nome della persona che presiederà i vescovi spagnoli per i prossimi quattro anni.

Altri argomenti della plenaria

Sebbene l'elezione degli alti funzionari del governo sia l'obiettivo principale della conferenza, ci sono anche una serie di altre questioni che i vescovi spagnoli sperano di affrontare durante i cinque giorni di riunioni plenarie. 

I vescovi discuteranno ancora una volta del piano per il riparazione completa per le vittime di abusi sessuali nella sfera ecclesiastica e anche la situazione pastorale dei migranti che arrivano nel nostro Paese.

Un altro dei temi che si spera di poter affrontare è l'attuazione delle indicazioni ricevute lo scorso novembre a Roma dai seminari spagnoli, che i vescovi hanno deciso di coordinare attraverso il vescovo Jesús Vidal. 

Come si legge nella nota diffusa dalla Conferenza episcopale all'inizio di questa 124ª assemblea plenaria, tra i temi da discutere ci sono anche "la presentazione delle nuove iniziative da realizzare in occasione della seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo, il prossimo ottobre. E la preparazione del Congresso di pastorale vocazionale, previsto per il febbraio 2025.

Altri due temi sono nel capitolo sull'informazione, lo stato attuale del gruppo Apse (TRECE e COPE) e quelli presentati dal Segretariato per il sostegno alla Chiesa". 

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