Vaticano

Il Papa ai movimenti ecclesiali: superare la chiusura mentale e coltivare l'umiltà

I rappresentanti di associazioni di fedeli, movimenti ecclesiali e nuove comunità hanno incontrato il Santo Padre a Roma.

Giovanni Tridente-14 giugno 2024-Tempo di lettura: 3 minuti

Foto: I movimenti incontrano il Papa ©CNS photo/Vatican Media

Pensare secondo Dio, superare ogni chiusura mentale e coltivare l'umiltà. Sono queste le tre "virtù sinodali" che Papa Francesco ha proposto agli oltre 200 rappresentanti di Associazioni di fedeli, Movimenti ecclesiali e nuove Comunità riuniti nell'Aula Nuova del Sinodo per l'incontro annuale convocato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Il Pontefice ha anche ribadito l'importanza della conversione spirituale per rendere la sinodalità uno "stile ecclesiale" condiviso. Ha quindi messo al bando gli atteggiamenti di orgoglio e di chiusura mentale, che vanno a scapito di una visione aperta e inclusiva della missione della Chiesa. Non a caso il titolo dell'incontro di quest'anno convocato dal Dicastero era "La sfida della sinodalità per la missione". Un'occasione per fare il punto su come questo tempo di consultazione, riflessione e dialogo sta procedendo nelle decine di Associazioni di fedeli in tutto il mondo.

Sintonizzarsi con Dio

Entrando nel merito del discorso del Papa, l'invito iniziale ha fatto riferimento alla necessità di passare dal "mero pensiero umano" al "pensiero di Dio", ricordando che il protagonista di ogni cammino evangelizzatore e sinodale è lo Spirito Santo.

"Non diamo mai per scontato di essere in sintonia con Dio", ha ammonito il Santo Padre, incoraggiandoci a superare le mode ecclesiali per abbracciare autenticamente la volontà di Dio.

La tentazione del cerchio chiuso

In secondo luogo, Francesco ha messo in guardia dalla tentazione del "cerchio chiuso", invitando ad aprirsi con grande coraggio anche a nuove modalità pastorali, lasciandosi "ferire" dalla voce e dall'esperienza degli altri, soprattutto di quelli che non appartengono al proprio recinto o circolo.

Infatti, è necessario partire dal presupposto - rivolgendosi direttamente ai Movimenti - che "la loro spiritualità, sono realtà che aiutano a camminare con il Popolo di Dio, ma non sono privilegi".

Umiltà contro le divisioni

Infine, il terzo aspetto: la necessità di coltivare l'umiltà, definita dal Papa come la "porta di accesso a tutte le virtù". Solo gli umili, infatti, valorizzano gli altri e fanno emergere il "noi" della comunità, evitando spaccature e tensioni.

"E se ci rendiamo conto che, in qualche modo, un po' di orgoglio, o di superbia, ha fatto breccia in noi, allora chiediamo la grazia di riconvertirci all'umiltà", ha spiegato Francesco. Solo chi è umile è capace di realizzare "grandi cose nella Chiesa", perché "ha una base solida, fondata sull'amore di Dio, che non viene mai meno, e per questo non cerca altri riconoscimenti".

Il raduno

La giornata si era aperta con la celebrazione della Santa Messa nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Cardinale Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero, che ha anche introdotto l'incontro subito dopo l'Udienza con il Papa.

La sinodalità, ha detto Farrell, non si mette in pratica inserendo i laici in "luoghi di potere" o creando organismi per dimostrare che sono "più coinvolti nei processi decisionali". Si tratta piuttosto di favorire quella comunione che dovrebbe servire "a camminare veramente insieme - laici e pastori, carismi e istituzioni ecclesiali - e a trovare insieme la strada che lo Spirito indica per portare avanti, con nuovo slancio, la missione evangelizzatrice della Chiesa".

Questo tema è stato affrontato in dettaglio da Rafael Luciani, professore dell'Universidad Católica Andrés Bello in Venezuela, seguito da Elisa Lisiero, funzionario del Dicastero, che ha approfondito il tema della sinodalità nell'esperienza dei movimenti.

Le 117 associazioni

Attualmente sono 117 le istituzioni sotto la diretta giurisdizione del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, suddivise tra associazioni internazionali di fedeli, private e pubbliche, e altri enti con personalità giuridica. L'elenco e i contatti sono liberamente consultabili sul sito del Dicastero.

L'ultima associazione in ordine di tempo che ha ricevuto il riconoscimento pontificio è la "Comunità Magnificat"La Fraternità, che pone l'Eucaristia al centro della vita personale e comunitaria dei suoi membri e l'evangelizzazione come carisma principale, ha decine di Fraternità in Italia, Romania, Turchia e Argentina.

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