La Chiesa celebra la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani nello stesso giorno della commemorazione di Santa Bakhita, patrona delle vittime della tratta di esseri umani. Quest'anno Papa Francesco ha inviato un messaggio coinvolgere i giovani nella lotta contro questi abusi.
"Il traffico di esseri umani deturpa la dignità"Il Papa ha dichiarato con enfasi. "Lo sfruttamento e l'asservimento limitano la libertà e trasformano le persone in oggetti da usare e gettare via. E il sistema della tratta sfrutta le ingiustizie e le disuguaglianze che costringono milioni di persone a vivere in condizioni di vulnerabilità".
Francesco ha ricordato i milioni di persone che vivono in situazioni delicate a causa della crisi economica, delle guerre e dei cambiamenti climatici. Tutti loro sono particolarmente vulnerabili a questo sistema, che li rende "facili da reclutare".
Responsabilità di tutti
Lungi dall'essere vicina a una soluzione, ha osservato il Pontefice, "la tratta cresce a un ritmo allarmante, colpendo soprattutto migranti, donne e bambini". Questo però non deve portare allo scoraggiamento, ma "è proprio in questa realtà che tutti noi, soprattutto i giovani, siamo chiamati a unire le forze per tessere reti di bene, per diffondere la luce che viene da Cristo e dal suo Vangelo".
Il Papa ha concluso sottolineando alcune delle idee che i giovani avevano scritto in preparazione alla giornata. Ha invitato tutti a "camminare con gli occhi aperti per riconoscere i processi che portano milioni di persone, soprattutto giovani, a essere trafficati in uno sfruttamento brutale". Camminare con un cuore attento per scoprire e sostenere i percorsi quotidiani verso la libertà e la dignità. Camminare con la speranza nei piedi per promuovere azioni contro la tratta. Camminare mano nella mano per sostenersi a vicenda e costruire una cultura dell'incontro, che porti alla conversione dei cuori e a società inclusive, capaci di tutelare i diritti e la dignità di ogni persona.