Vaticano

L'Ordine di Malta si rinnova: promulgata la nuova Carta Costituzionale

Dopo la crisi del 2016 all'interno dell'Ordine di Malta, Papa Francesco ha appena promulgato la nuova costituzione, in attesa che il Capitolo generale del prossimo gennaio 2023 confermi la normalità di questo lungo processo.

Giovanni Tridente-6 settembre 2022-Tempo di lettura: 5 minuti

Foto: John T. Dunlap, Luogotenente del Gran Maestro ad interim dell'Ordine di Malta. ©CNS/Ordine di Malta

Traduzione dell'articolo in inglese

Si è conclusa la prima fase di un'intricata vicenda che coinvolge lo storico e diffuso Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta (S.M.O.M.), noto semplicemente come "...".Ordine di Malta"per diversi anni, almeno dal 2016, è giunta al termine in questi giorni.

Papa Francesco, infatti, con un proprio Decreto entrato in vigore il 3 settembre, ha promulgato la nuova carta costituzionale dell'ordine e il corrispondente Codice Melitense, revocando al contempo le alte cariche e sciogliendo il Sovrano Consiglio. Il documento è già disponibile sul sito web dell'organismo.

Ora inizia la seconda fase che porterà il S.M.O.M. a un rinnovamento interno che ha richiesto almeno sette anni, e numerose vicissitudini, per individuare le modalità con la nuova Costituzione. Lo stesso Pontefice ha fissato al 25 gennaio 2023, festa della Conversione di San Paolo, la data del Capitolo Generale Straordinario, che dovrà nominare i nuovi vertici dell'Ordine, tra cui il Gran Maestro - vacante dal 2020 a seguito della morte di Fra' Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto - secondo un Regolamento approvato dal Papa.

Nel frattempo è stato costituito un Sovrano Consiglio provvisorio di 13 membri per assistere il delegato speciale del Papa (cardinale Silvano Maria Tomasi) e il luogotenente del Gran Maestro (fra' John T. Dunlap), ancora in carica, nella preparazione del Capitolo generale, che sarà copresieduto da quest'ultimo.

La storia dell'Ordine

L'Ordine di Malta ha una storia secolare che risale al primo secolo del secondo millennio. Dal 1113 è riconosciuto come soggetto di diritto internazionale e intrattiene relazioni diplomatiche con oltre 100 Stati, con l'Unione Europea ed è osservatore permanente presso le Nazioni Unite.

È un ordine religioso laico cattolico che opera in 120 Paesi, dove è impegnato principalmente in attività caritative, mediche, sociali e umanitarie. È organizzata in 11 Priorati, 48 Associazioni nazionali, 133 missioni diplomatiche, 33 corpi di soccorso e 1 agenzia di aiuti internazionali, oltre a gestire numerosi ospedali, centri medici e fondazioni specializzate.

Fu Papa Pasquale II a riconoscere ufficialmente la comunità monastica degli "Opitalieri di San Giovanni di Gerusalemme" con il documento Pie Postulatio Voluntatis, dando un peso di sovranità e indipendenza a questa prima comunità monastica, che da mezzo secolo (1048) curava i pellegrini poveri in un ospedale di Gerusalemme, e trasformandola in un ordine religioso laico. Il primo leader e Gran Maestro fu il Beato Fra' Gerard, originario di Scala, a pochi chilometri da Amalfi, nell'Italia meridionale.

La nuova Carta Costituzionale incorpora gli obiettivi dell'Ordine, che si riferiscono principalmente alla promozione della "gloria di Dio e alla santificazione dei suoi membri" attraverso la difesa della fede e la cura dei poveri e dei sofferenti "al servizio del Santo Padre". I suoi membri sono portati "a essere discepoli credibili di Cristo" e tutto l'Ordine "testimonia le virtù cristiane della carità e della fraternità".

Sviluppi negli ultimi anni

In diverse occasioni, la Santa Sede è intervenuta presso i Cavalieri di Malta per affermare la loro identità e aiutarli a superare le crisi, come riporta Papa Francesco nel suo ultimo decreto. E ciò è avvenuto anche durante questo pontificato, secondo una serie di vicissitudini che hanno rappresentato una divisione interna dei suoi membri, iniziata con una prima defenestrazione di uno dei precedenti Gran Cancellieri (Albrecht Freiherr von Boeselager) nel dicembre 2016.

In quel momento, il patronato dell'ordine era affidato al cardinale Raymond Leo Burke (nominato da Papa Francesco l'8 novembre 2014), che ne era già membro dal 2011. Lo scopo di questa posizione è quello di rappresentare il Pontefice e di promuovere gli interessi spirituali dell'ordine, nonché di mantenere le relazioni con la Santa Sede. Il Gran Maestro dell'Ordine era Fra' Matthew Festing.

In questo frangente, tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017, si verificano i primi dissapori, che porteranno negli anni successivi a diversi provvedimenti del Pontefice per una completa riorganizzazione dell'ordine e dei suoi rapporti con la Sede Apostolica.

Le vicissitudini, come detto, sono riconducibili al licenziamento forzato del Gran Cancelliere Boaselager all'inizio di dicembre 2016, accusato di aver distribuito preservativi durante un'iniziativa umanitaria in Myanmar negli anni precedenti. Si è difeso sostenendo che non era a conoscenza della questione, che è stata decisa a livello locale e che è intervenuto non appena ne è venuto a conoscenza.

L'allora cardinale Patronus aveva informato il Papa, probabilmente per ottenere il suo appoggio alla decisione di licenziare il Gran Cancelliere Boaselager, ma sembra che in una lettera a Burke e all'ordine, il Pontefice, pur sottolineando la rilevanza morale della questione, avesse chiesto una risoluzione "dialogica" per capire le ragioni dell'incidente, senza particolari scosse. Ma questa pratica non ha avuto luogo. Un paio di missive della Segreteria di Stato, firmate dal cardinale Pietro Parolin, sono state poi indirizzate al Gran Maestro per sottolineare ciò che il Papa aveva chiesto: "il dialogo su come affrontare e risolvere ogni problema".

La richiesta del Papa

A questo punto, poche settimane dopo, il 22 dicembre 2016, il Pontefice ha istituito una prima commissione d'inchiesta per indagare sulla vicenda, di cui facevano parte, tra gli altri, l'allora monsignor Silvano Maria Tomasi e il canonista gesuita Gianfranco Ghirlanda, entrambi ora cardinali.

Nel gennaio 2017 si è assistito a una nuova tappa della vicenda, con le dimissioni del Gran Maestro Festing, carica solitamente a vita, richieste dal Papa dopo che lo stesso leader dell'ordine si era opposto alla commissione pontificia, rivendicando la piena autonomia dei Cavalieri di Malta e negando qualsiasi collaborazione.

Il mese successivo, Papa Francesco, "in vista del capitolo straordinario che dovrà eleggere il nuovo gran maestro" del S.M.O.M., nomina come delegato speciale l'allora sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu, chiamato a collaborare con il luogotenente ad interim "per il maggior bene dell'ordine e la riconciliazione tra tutte le sue componenti, religiose e laiche".

Il 2 maggio 2018 è stato eletto Gran Maestro Fra' Giacomo Dalla Torre, persona equilibrata e ottimo mediatore tra sensibilità e conflitti interni, ma scomparso prematuramente il 29 aprile 2020. Nel frattempo, il Papa aveva rinnovato l'incarico a Becciu per continuare "il cammino di rinnovamento spirituale e giuridico" dell'Ordine, ma questo processo fu interrotto dalle sue dimissioni in seguito al noto affare del "Palazzo di Londra". Il 1° novembre 2020 gli è succeduto lo scalabriniano Silvano Maria Tomasi, con il compito di proseguire l'incarico "fino alla conclusione del processo di aggiornamento della Carta costituzionale".

L'11 novembre 2020 l'Ordine ha eletto a larga maggioranza il nuovo Luogotenente Gran Maestro, Fra' Marco Luzzago, anch'egli deceduto per malattia l'8 giugno di quest'anno. La settimana successiva Papa Francesco ha nominato il canadese John Dunlap come nuovo luogotenente, riconoscendo che l'ordine sta "vivendo un nuovo momento di costernazione e incertezza".

A distanza di mesi, l'ordine ha concluso il processo di riforma costituzionale e si appresta a celebrare il capitolo generale straordinario il 25 gennaio, nella speranza di Papa Francesco che l'unità "e il bene superiore" dello S.M.O.M. possano essere finalmente salvaguardati.

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