Cultura

L'opera pia. Presenza spagnola a Roma

La Spagna è istituzionalmente presente a Roma fin dall'XI secolo, e da allora questa presenza non è venuta meno; oggi è rappresentata dalla cosiddetta Obra Pia.

Stefano Grossi Gondi-30 novembre 2022-Tempo di lettura: 3 minuti
opera pia

Foto: L'edificio dell'Obra Pia a Roma.

La città di Roma ha una lunga tradizione nell'ospitare istituzioni che rappresentano i Paesi europei. Nel corso dei secoli, la città del Papa è stata una capitale mondiale tra il politico e il religioso, un vero e proprio punto di riferimento per una lunga serie di generazioni; così, vi sono confluite istituzioni che costituivano una presenza nazionale, espressa dai governi dell'epoca, per lo più di natura monarchica.

La Spagna è istituzionalmente presente a Roma fin dall'XI secolo, e da allora questa presenza non è venuta meno; oggi è rappresentata dalla cosiddetta Obra Pia Stabilimenti Spagnoli in Italia. Abbiamo quindi un'organizzazione privata senza scopo di lucro con sede a Roma, che sviluppa iniziative sociali, culturali, artistiche e di tutela e conservazione del patrimonio. È affidata all'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede e opera sotto "protezione diplomatica".

Storia dell'opera pia

Iniziò nell'XI secolo al tempo dell'Opera Pia di Castiglia; fondò una chiesa di San Giacomo accanto al Colosseo, che all'inizio del XIV secolo (la gestione era passata all'Opera Pia di Aragona) fu incorporata in San Giovanni in Laterano. Questa chiesa sopravvisse fino al 1815, quando fu demolita. Questa presenza a Roma ha avuto origine da una serie di disposizioni testamentarie e contributi fondativi di cittadini ed enti spagnoli che, per motivi religiosi, caritatevoli e assistenziali, frequentavano queste Opere Pie. 

Nel XV secolo, la chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore fu costruita nel centro della città, in Piazza Navona, su iniziativa di Don Alfonso de Paradinas, canonico della Cattedrale di Siviglia, che fece ricostruire completamente l'edificio a proprie spese. Per secoli è stata la vetrina della presenza spagnola nella città papale, finché nel 1818 questa chiesa fu abbandonata dagli spagnoli, che si stabilirono a Santa María de Monserrat, oggi Chiesa Nazionale di Spagna.

Struttura dell'istituzione

La presidenza, la rappresentanza legale e la gestione dell'Opera Pia Stabilimenti Spagnoli In Italia spettano all'Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, che agisce con il titolo di Governatore dell'Opera Pia. 

Come organo collegiale di governo e amministrazione, esiste un Consiglio, composto dal Governatore come Presidente, dal Ministro Consigliere come Vicepresidente e da cinque membri: il Rettore della Chiesa Nazionale di Santiago e Montserrat, il Rettore di San Pietro in Montorio, due spagnoli residenti a Roma, nominati dal Consiglio su proposta del Governatore, e un diplomatico dell'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, che funge da Segretario. Tutti i membri devono essere spagnoli e ricoprire la carica a titolo onorifico e gratuito.

Attività di oggi

Attualmente, l'Obra Pía è responsabile del sostegno alla Chiesa Nazionale di Santiago e Montserrat, dei compiti ecclesiastici ad essa inerenti e delle attività culturali del suo annesso Centro di Studi Ecclesiastici. È anche responsabile del Pantheon degli Spagnoli nel cimitero di Roma e assicura la realizzazione dei diversi scopi fondamentali, religiosi, caritatevoli o assistenziali delle opere pie che lo hanno generato.

Allo stesso tempo, si occupa di studiare eventuali aiuti per l'attività religiosa di San Pietro in Montorio. Questa chiesa sorge su quello che nel XV secolo era un gruppo di terreni e frutteti acquistati dal re Ferdinando il Cattolico e sui quali furono costruiti un piccolo convento, tradizionalmente affidato all'ordine francescano, e la chiesa, tuttora aperta al culto. In uno dei suoi chiostri si trova il famoso tempio del Bramante, considerato il manifesto architettonico del classicismo rinascimentale.

Assistenza sanitaria

Per diversi secoli, alle attività religiose si sono affiancate iniziative sanitarie, inizialmente rivolte a persone di nazionalità spagnola, poi l'Opera Pia ha sviluppato le sue iniziative anche altrove, a Roma, Palermo, Napoli, Assisi, Torino e Loreto. Oggi, grazie al sostegno di un patrimonio storico, è in grado di rispondere ai bisogni di molti anziani e famiglie in emergenza sociale attraverso l'opera delle Suore della Croce di Roma, istituzione fondata da Sant'Angela della Croce nel 1875.

Sostiene anche gli ordini religiosi che promuovono il lavoro delle donne nella società, come le Suore Teresiane di Palermo, istituzione fondata da San Antonio Poveda nel 1911, oltre a promuovere varie iniziative culturali (concerti, mostre, pubblicazione di riviste, ecc.). .) e la conservazione del patrimonio storico, attraverso lo sviluppo di progetti di restauro. L'Opera Pia collabora con le Piccole Sorelle degli Anziani Senza Dimora nella costruzione di un edificio che ospiterà una residenza per 50 donne anziane e il centro principale dell'Ordine nella Santa Sede.

Aiuti alle famiglie in situazioni di emergenza sociale

Sempre attraverso il sostegno diretto delle Suore della Compagnia della Croce, l'Opera Pia sostiene i bisogni di 150 famiglie di Roma, famiglie in situazioni di emergenza sociale, di estrema povertà o di malattia, sostenendo diverse cause sociali per anziani e giovani.

L'autoreStefano Grossi Gondi

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