Mancano pochi giorni al nono Concistoro di Papa Francesco per la creazione di nuovi Cardinali, fissato per il 30 settembre, pochi giorni prima dell’avvio della prima sessione del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità.
Con le nuove creazioni, il numero dei cardinali elettori - che avranno il diritto di votare in un eventuale conclave perché non hanno ancora compiuto 80 anni - sarà di 137, mentre il numero dei non elettori (over 80) salirà a 105, per un totale di 241 cardinali. Entro la fine del 2023, tuttavia, cinque cardinali avranno 80 anni.
Le nuove berrette verranno consegnate a 21 nuovi collaboratori del Pontefice, di varia provenienza – soprattutto territori di periferia – a rappresentare “l’universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l’amore misericordiosi di Dio a tutti gli uomini della Terra”, ha spiegato Papa Francesco nell’annuncio fatto a inizio luglio.
Il 30 settembre riceveranno dunque la dignità cardinalizia il Prefetto del Dicastero dei Vescovi, Robert Francis PREVOST, O.S.A, statunitense, con un passato in terre di missione dell’America Latina; il Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, l’italiano Claudio Gugerotti, già Nunzio in Ucraina dal 2015 al 2020 e precedentemente in altri paesi di tradizione cristiana orientale; il neo Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, l’argentino Víctor Manuel Fernández, riconosciuto teologo molto vicino al Santo Padre, che in seno alla Conferenza Episcopale Argentina ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Fede e Cultura.
Francesco ha deciso di assegnare la porpora anche al Nunzio Apostolico svizzero Emil Paul Tscherrig, con esperienza in diversi paesi dell’Africa ma anche in Corea del Sud e Mongolia, prima di approdare nei paesi nordici, in Argentina e infine in Italia; al Nunzio francese Christophe Louis Georges Pierre, che evve il suo primo incarico nel 1977 a Wellington in Nuova Zelanda, e successivamente in Mozambico, Cuba, Haiti, Uganda e Stati Uniti, tra altri paesi.
Berretta rossa anche per il Patriarca Latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, italiano di Bergamo, entrato sul dal 1999 a servizio della Custodia di Terra Santa, ricoprendo anche il ruolo di Vicario Generale del Patriarca Latino di Gerusalemme per la cura pastorale dei cattolici di espressione ebraica in Israele; per l’Arcivescovo di Città del Capo (Kaapstad) Stephen Brislin nato a Welkom in Sud Africa nel 1956 e fino al 2019 Presidente della Conferenza Episcopale Cattolica Sudafricana; per l’Arcivescovo di Córdoba in Argentina Ángel Sixto Rossi, gesuita, esperto del discernimento spirituale in Sant’Ignazio e predicatore di numerosi esercizi spirituali ignaziani a gruppi di sacerdoti, religiosi e laici.
Tra altri Arcivescovi che saranno creati cardinali, quello di Bogotà, Luis José Rueda Aparicio, originario di San Gil (Santander), eletto nel 2021 Presidente della Conferenza Episcopale Colombiana fino al 2024; quello di Łódź, Grzegorz Ryś, nato a Cracovia, che nel 2019 ha introdotto il diaconato permanente nella sua Arcidiocesi e creato il Seminario Missionario Diocesano del Cammino Neocatecumentale; quello di Juba, Stephem Ameyu Mulla, nato in Sudan nel 1964 con un Dottorato presso la Pontificia Università Urbaniana con una tesi sul dialogo religioso e la riconciliazione in Sudan; i primi anni è stato anche Rettore del Seminario della Capitale.
Dignità cardinalizia anche per l’attuale Arcivescovo di Madrid, l’andaluso José Cobo Cano, da sempre in servizio pastorale nella capitale spagnola, Vescovo Ausiliare dal 2017 e già responsabile del Segretariato per le Migrazioni e per la Pastorale Sociale e la Promozione Umana; per l’Arcivescovo Coadiutore di Tabora in Tanzania, Protase Rugambwa, che negli ultimi anni è stato prima Segretario aggiunto e poi Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie. E per i Vescovi di Penang (Mali), Sebastian Francis; di Hong Kong, Stephen Chow Sau-yan, S.J.; di Ajaccio, Mons. François-Xavier Bustillo; l’Ausiliare di Lisbona Américo Manuel Alves Aguiar e il Rettore Maggiore dei Salesiani, il sacerdote Ángel Fernández Artime.
Papa Francesco ha poi deciso di unire al Collegio Cardinalizio anche due Arcivescovi e un religioso che si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa: il Nunzio Apostolico Agostino Marchetto, definito dal Pontefice “il più grande ermeneuta del Concilio Vaticano II”; l’Arcivescovo emerito di Cumaná, in Venezuela, Diego Rafael Padrón Sánchez; e il Confessore del Santuario di Nostra Signora di Pompei a Buenos Aires, Luis Pascual Dri, OFM Cap.
I nuovi Cardinali saranno presenti insieme al Santo Padre per la Santa Messa di apertura del Sinodo dei Vescovi il 4 ottobre alle ore 9 in Piazza San Pietro. Le visite di cortesia, con il saluto dei singoli fedeli, si svolgeranno subito dopo la cerimonia di creazione.