Vaticano

Novembre: mese per pregare per i morti e ottenere indulgenze

Il mese di novembre è un mese dedicato alla preghiera, soprattutto per i defunti. La Santa Sede ha stabilito che le indulgenze plenarie possono essere guadagnate per tutto il mese di novembre.

David Fernández Alonso-29 ottobre 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
indulgenze a novembre

Foto: ©2021 Catholic News Service / Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

La Santa Sede, come già avvenuto lo scorso anno a causa della pandemia, ha stabilito con un decreto della Penitenzieria Apostolica l'estensione a tutto il mese di novembre delle Indulgenze Plenarie per i fedeli defunti. Come è noto, la Chiesa concede indulgenze a chi, negli otto giorni successivi alla solennità di Tutti i Santi, visita i cimiteri pregando per i defunti e, in particolare, il 2 novembre visita una chiesa o un oratorio pregando il Padre Nostro e il Credo.

Il cardinale maggiore della Penitenzieria, Mauro Piacenza, ha commentato in un'intervista che si tratta di una "forma di devozione molto sentita, che si esprime con la partecipazione alla Messa e la visita ai cimiteri", e quindi, affinché le persone possano diluire le loro visite senza creare ressa, "si è deciso di diluire nel tempo la possibilità di usufruire delle indulgenze, e quindi durante tutto il mese di novembre sarà possibile acquisire quanto previsto per i primi 8 giorni di novembre".

"La Penitenzieria Apostolica", si legge nel decreto, "sentite le varie richieste recentemente pervenute da vari Sacri Pastori della Chiesa, a causa dell'attuale stato della pandemia, conferma e proroga per tutto il mese di novembre 2021 tutti i benefici spirituali già concessi il 22 ottobre 2020, con il Decreto Prot. N. 791/20/I con il quale, a causa della pandemia Covid-19, sono state prorogate per tutto il mese di novembre 2020 le Indulgenze Plenarie per i fedeli defunti".

Il decreto afferma inoltre che "dalla rinnovata generosità della Chiesa, i fedeli trarranno certamente pii propositi e vigore spirituale per orientare la propria vita secondo la legge evangelica, nella comunione filiale e nella devozione al Sommo Pontefice, fondamento visibile e Pastore della Chiesa cattolica".

Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, l'indulgenza è "la remissione davanti a Dio della pena temporale per i peccati, già perdonati, per quanto riguarda la colpa, che un fedele volenteroso e che soddisfa determinate condizioni ottiene con la mediazione della Chiesa, la quale, come amministratrice della redenzione, distribuisce e applica con autorità il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi.".

Dio perdona i peccati di coloro che, avendo commesso un peccato, si pentono attraverso il sacramento della confessione. Tuttavia, rimane una "responsabilità in sospeso" per le conseguenze che il peccato ha avuto per la stessa persona o per altri, o anche per la società in generale. Questa conseguenza è chiamata "pena temporale" ed è un debito che persiste e deve essere pagato o in questa vita o nel Purgatorio.

È allora che la Chiesa, in quanto amministratrice della redenzione, può concedere indulgenze che possono rimuovere totalmente o parzialmente (a seconda che si tratti di indulgenza plenaria o parziale) questa pena temporale per i peccati commessi e confessati fino a quel momento.

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