Traduzione dell'articolo in italiano
Questa mattina, il Santo Padre si è recato a Matera per celebrare la Messa di chiusura del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale Italiano. Nella sua omelia ha sottolineato l'importanza di "adorare Dio e non l'io". Mettere Lui al centro e non la vanità di se stessi. Ricordare che solo il Signore è Dio e che tutto il resto è un dono del suo amore. Perché se adoriamo noi stessi, moriamo nel soffocamento del nostro piccolo io; se adoriamo le ricchezze di questo mondo, esse si impadroniscono di noi e ci rendono schiavi; se adoriamo il dio dell'apparenza e ci ubriachiamo di rifiuti, prima o poi la vita stessa ce ne chiederà conto".
Il Papa prega per i bisognosi
Il Vangelo di oggi narra la scena del ricco Epulone e del povero Lazzaro, particolarmente appropriata per parlare dell'aiuto al prossimo. Per questo motivo, al momento della preghiera dell'Angelus, il Pontefice ha fatto particolare riferimento ad alcuni conflitti del nostro tempo.
Tra i luoghi più periferici che Papa Francesco ha visitato c'è senza dubbio il Myanmar, per cui non sorprende che abbia ricordato come da "più di due anni questo nobile Paese sia afflitto da gravi scontri armati e violenze, che hanno causato molte vittime e sfollati". Questa settimana ho sentito il grido di dolore per la morte dei bambini in una scuola bombardata. Che il grido di questi piccoli non venga dimenticato! Queste tragedie non devono accadere!".
Non poteva mancare l'Ucraina, che quest'anno è già stata citata più di 80 volte dal Papa. "Maria, Regina della Pace, consoli il popolo ucraino e ottenga ai leader delle nazioni la forza di volontà di trovare immediatamente iniziative efficaci che portino alla fine della guerra". Recentemente il Vaticano ha lanciato un proposta di pace per risolvere il conflitto.
I migranti nella memoria di Matera
La violenza che si è scatenata in alcuni Paesi africani contro sacerdoti e fedeli torna a fare notizia ogni settimana sui media occidentali. Questa volta il Papa si è unito all'appello dei vescovi del Camerun per la liberazione di otto persone rapite nella diocesi di Mamfe, tra cui cinque sacerdoti e una suora.
Infine, questa domenica la Chiesa celebra la Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. Il tema di quest'anno è "Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati". Il Santo Padre ha esortato a rendere più facile per ogni persona trovare il proprio posto ed essere rispettata: "dove migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta possano vivere in pace e dignità". Perché il Regno di Dio si realizza con loro, senza esclusione". Ha anche sottolineato come, grazie a queste persone, le comunità possano crescere a vari livelli, socialmente, economicamente, culturalmente e spiritualmente. La condivisione della propria tradizione può arricchire il popolo di Dio.