Il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha inviato una lettera ai presidenti delle Conferenze episcopali della Chiesa cattolica, un documento approvato da Papa Francesco, per dare linee guida sulla celebrazione della liturgia durante e dopo l'attuale pandemia.
Dimensione Comunità
Il documento inizia evidenziando il importanza della dimensione comunitaria, cioè che la dimensione relazionale è intrinseca all'uomo, creato a immagine e somiglianza del Dio Uno e Trino. è intrinseco all'uomo, creato a immagine e somiglianza del Dio Uno e Trino. Così così come il "Mr. Gesù iniziò il suo ministero pubblico chiamando un gruppo di discepoli a condividere con lui la vita e l'annuncio del Regno. l'annuncio del Regno; da questo piccolo gregge è nata la Chiesa"..
Libertà di religione
Il cardinale Sarah richiama l'attenzione sul fatto che "I cristiani, non appena hanno goduto libertà di culto, si sono affrettati a costruire luoghi che fossero domus Dei et domus Ecclesiae dove i fedeli potessero riconoscersi come una comunità di Dio, un popolo convocato per il culto e costituito come assemblea santa". Dio, un popolo convocato per il culto e costituito in santa assemblea".. Da In questo modo, si chiarisce la necessità e la connaturalità che i cattolici siano in grado di il mistero centrale della fede in modo comunitario, cioè la fede non è una questione privata. non è una questione privata.
Collaborazione con l'autorità civile
Come cristiani hanno sempre cercato di vivere formati al valore della vita comunitaria e al perseguimento del bene comune". nel perseguimento del bene comune".Pertanto, durante questo periodo di pandemia si è manifestato "un grande senso di responsabilità". da parte del vescovi e pastori che sono stati in grado di rispettare le regole emanate dall'autorità civile per prevenire il contagio, tra cui la autorità civili al fine di prevenire il contagio, compresa la "sono stati disposti a prendere decisioni difficili e dolorose decisioni difficili e dolorose, fino alla sospensione prolungata della partecipazione dei fedeli alla vita della Chiesa. partecipazione dei fedeli alla celebrazione dell'Eucaristia"..
Ritorno all'Eucaristia
"Tuttavia, non appena appena le circostanze lo permettono, è necessario e urgente tornare alla normalità della vita cristiana, che ha come sede l'edificio della chiesa. normale vita cristiana, che ha come sede l'edificio della chiesa, e la celebrazione della liturgia, in particolare dell'Eucaristia". Da Così, il prefetto della Congregazione esorta i vescovi a riprendere la celebrazione della la celebrazione della Santa Messa come fonte da cui scaturisce tutta l'attività della Chiesa (cfr. della Chiesa (cfr. Sacrosanctum Concilium(n. 10), soggetto a il rispetto delle norme sanitarie.
Alcuni pericoli
Mette in guardia da alcuni pericoli, una conseguenza del fatto che il popolo di Dio è stato privato dei sacramenti sacramenti: equiparare le trasmissioni della Santa Messa a quelle personali. la partecipazione personale all'Eucaristia; sostituire il contatto fisico con il Signore, realmente presente nell'Eucaristia il Signore, realmente presente nell'Eucaristia; la riduzione della Santa Messa, da parte dell'autorità civile, ad una dall'autorità civile, ad un riunione equiparati ad attività ricreative attività ricreative; consentire allo Stato di legiferare sulle norme liturgiche; di arrivare a impedire le norme igieniche fino a negare ai fedeli il diritto di ricevere la il diritto dei fedeli di ricevere il Corpo di Cristo e di adorarlo nel modo in cui si è fatto. il diritto dei fedeli di ricevere il Corpo di Cristo e di adorarlo nel modo previsto. A tal fine, egli avverte i vescovi di essere vigili e confida nella loro azione "cauto ma deciso". affinché i fedeli possano tornare all'Eucaristia. Eucaristia.