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I frutti della Chiesa in Africa: vocazioni, pace e famiglia

In molte parti dell'Africa, il sacrificio dei cristiani porta frutti che passano inosservati agli occhi del pubblico.

Arturo Pérez-21 gennaio 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
vocazioni Africa

In molti Paesi africani, i cristiani devono affrontare sfide che vanno dall'estrema povertà e dalla mancanza di risorse alla persecuzione religiosa e ai conflitti armati. Eppure, in mezzo a queste prove, la loro fede e il loro sacrificio producono frutti spirituali e vocazioni che, sebbene invisibili all'opinione pubblica globale, sono segni di speranza e di rinnovamento per la Chiesa e la società.

I prelati del Ghana e la famiglia

I vescovi del Ghana hanno esortato il nuovo presidente del Paese, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, ad approvare una legge che promuova i valori della famiglia, in linea con la visione della Chiesa cattolica. Questa legge cerca di proteggere il matrimonio, la famiglia e la vita fin dal concepimento come valori fondamentali per la società.

I vescovi hanno espresso preoccupazione per la crescente influenza di ideologie che, a loro dire, mettono a rischio la struttura familiare tradizionale e i principi morali del Ghana. Hanno inoltre sottolineato che la legge dovrebbe essere uno strumento per sostenere i diritti umani e proteggere i più vulnerabili, soprattutto i bambini e le donne. La richiesta dei vescovi riflette il loro impegno per il benessere e il rafforzamento dell'unità familiare nel Paese.

Il Rosario, semina di pace in Nigeria

Il vescovo Matthew Hassan Kukah di Sokoto, in Nigeria, ha affermato che il Rosario è stato uno strumento più potente delle armi dei militanti nella lotta contro l'insicurezza nel Paese. Il vescovo ha sottolineato che in mezzo alla violenza e al terrorismo, soprattutto nel nord della Nigeria, la preghiera costante e la recita del Rosario hanno portato forza e speranza ai fedeli.

Inoltre, Monsignor Kukah ha sottolineato che, nonostante la difficile situazione, la fede dei cristiani nigeriani rimane forte e continua a essere una testimonianza di resilienza e unità. Ha sottolineato che la preghiera è essenziale per affrontare la crescente insicurezza e le minacce che colpiscono le comunità.

Vocazioni in Sudan

Nonostante la guerra civile in SudanLe vocazioni religiose stanno crescendo nel Paese. Il vescovo cattolico di El Obeid, mons. Michael Didi Adgum, ha espresso ottimismo e ha sottolineato che "Dio è all'opera" nel bel mezzo del conflitto. Nonostante le difficoltà che il popolo sudanese deve affrontare, come lo sfollamento e la violenza, molte persone, soprattutto giovani, stanno rispondendo alla chiamata di Dio alla vita religiosa.

Il vescovo ha sottolineato che questa crescente vocazione è un segno di speranza e di azione divina in tempi di crisi. Ha anche ricordato che la Chiesa continua la sua missione di accompagnare le persone nel mezzo delle prove, fornendo sostegno spirituale e materiale a coloro che sono stati colpiti dalla guerra.

L'autoreArturo Pérez

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