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Manos Unidas lancia la campagna "Effetto Essere Umano".

Manos Unidas ha lanciato oggi la campagna "L'effetto umano", con la quale "chiede giustizia climatica per i più impoveriti".

Loreto Rios-6 febbraio 2024-Tempo di lettura: 2 minuti

Poster della campagna Manos Unidas "L'effetto umano

Il Campagna "The Human Being Effect coincide con il 65° anniversario di Manos Unidas e, secondo i documenti forniti dall'organizzazione stessa, cerca di "trasmettere alla società spagnola l'urgente necessità di porre fine all'ingiustizia climatica subita dai popoli più vulnerabili".

Cecilia Pilar Gracia, presidente di Manos Unidas, ha dichiarato che "denunceremo come il maltrattamento del pianeta colpisca in misura maggiore, e con conseguenze molto più devastanti, milioni di persone svantaggiate che vivono in Paesi che hanno contribuito poco o nulla" a questo deterioramento.

Inoltre, Cecilia Pilar Gracia ha sottolineato che "nei Paesi del Sud colpiti da siccità estrema, uragani, cicloni o piogge torrenziali, questi fenomeni e la mancanza di mezzi per mitigarli o adattarsi ad essi sono la causa di fame, conflitti, povertà, migrazioni e persino di morte". E questa è disuguaglianza. E questa è ingiustizia climatica.

Per i progetti sociali portati avanti da Manos Unidas (attualmente 550 in totale, in 51 Paesi diversi), si avvale dell'aiuto di 6460 volontari, "distribuiti tra le 72 delegazioni di cui dispone l'organizzazione", e di 73100 membri.

Missionario a Turkana, Kenya

Manos Unidas opera attualmente in 50 Paesi del mondo. AfricaAsia e America. Come esempio dell'impatto del cambiamento climatico in Africa, alla conferenza stampa ha partecipato María Soledad Villigua, missionaria nel deserto di Turkana, in Kenya.

Il missionario ha spiegato come negli ultimi anni le piogge siano state più scarse in questa zona, riducendo le acque del lago Turkana e rendendo più difficile la pesca, oltre a causare la morte del bestiame dei pastori nomadi della zona.

Allo stesso tempo, María Soledad Villigua ha sottolineato altre difficoltà che devono affrontare in questi ambienti, come lo scambio di ragazze per capre con uomini molto più anziani di loro che hanno già diverse mogli. In risposta a ciò, è stato creato un centro di accoglienza per le ragazze, sia per quelle orfane che per quelle che scappano dalle loro famiglie quando devono essere scambiate.

A seguire Donald Hernández ha illustrato gli effetti della crisi climatica nel suo Paese, l'Honduras.

Giovani e cambiamento climatico

Manos Unidas ha inoltre condotto uno studio, realizzato dalla società di consulenza Gfk, "per scoprire come i giovani spagnoli percepiscono l'ingiustizia climatica e il loro impegno per invertirne gli effetti".

I risultati di questo studio, presentati brevemente durante la conferenza stampa, indicano che "il 76 % dei giovani spagnoli crede che la crisi climatica sia reale e una grande maggioranza è preoccupata per la situazione, ha un'alta sensibilità alle questioni ambientali ed è ben consapevole che il futuro di tutti è legato in larga misura alla nostra capacità di prenderci cura della terra e delle sue risorse".

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