Vaticano

Inizia il 10° Incontro Mondiale delle Famiglie

Il 10° Incontro Internazionale delle Famiglie, intitolato "La bellezza della famiglia", inizia domani, mercoledì 22 giugno, con il tema "L'amore familiare: vocazione e cammino di santità". Si concluderà domenica 26 giugno con l'Angelus di Papa Francesco.

Antonino Piccione-21 giugno 2022-Tempo di lettura: 3 minuti
famiglia

Nella Sala San Pio X, a due passi da San Pietro, si è tenuta una sessione informativa in cui sono stati presentati gli artisti che parteciperanno e sono stati annunciati i nomi delle famiglie che porteranno la loro testimonianza durante la serata inaugurale. 

Sono intervenuti monsignor Walter Insero, direttore dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Roma; monsignor Marco Frisina, autore dell'inno dell'Incontro Mondiale "Noi crediamo nell'amore" e direttore del Coro della Diocesi di Roma; Paolo Pinamonti, direttore artistico del Macerata Opera Festival; Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, artisti de Il Volo.

La bellezza della famiglia

A presentare "La bellezza della famiglia" domani in Aula Paolo VI sarà il presentatore Amadeus, accompagnato dalla moglie. Inizierà con la testimonianza di un sacerdote di Kiev che è rimasto vicino al cuore della sua comunità durante la guerra. È una scelta insolita quella di iniziare un evento con un momento di festa, che normalmente si svolge alla fine. Perché? "Abbiamo voluto anticipare la Festa per lanciare i temi che saranno affrontati durante il Congresso teologico pastorale di giovedì, venerdì e sabato", ha spiegato il direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma.

Nel Angelus di domenica scorsaricordando l'imminente apertura dell'evento, Papa Francesco ha ringraziato "i vescovi, i parroci e gli operatori di pastorale familiare che hanno chiamato le famiglie a momenti di riflessione, di celebrazione e di festa". In particolare i coniugi e le famiglie, che testimonieranno l'amore familiare come vocazione e cammino di santità. Alla Festa delle Famiglie parteciperà domani il Santo Padre.

Gli eventi principali

Il 23 sono in programma una tavola rotonda su "Mariti e sacerdoti insieme per costruire la Chiesa" e una conferenza su "Accompagnare i primi anni di matrimonio". Venerdì 24 si parlerà di "Il catecumenato matrimoniale" e di "Vocazione e missione nelle periferie esistenziali". Il giorno successivo, sabato 25 giugno, si terrà una conferenza dedicata alla famiglia Beltrame Quattrocchi. La consegna del sussidio alle Sacre Coppie precederà poi la Santa Messa presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro. L'incontro si conclude domenica 26 giugno con il "Mandato alle famiglie".

L'ampia varietà di sedi romane in cui si svolgeranno gli eventi è una delle peculiarità di questo incontro. Una formula innovativa, come abbiamo avuto modo di raccontare nel corso del conferenza introduttivaLa riunione si è tenuta il 31 maggio. Roma è sì la sede principale, ma negli stessi giorni ogni diocesi potrà promuovere un incontro locale per le proprie famiglie e comunità. Per questo motivo, tutte le famiglie del mondo possono partecipare a questo incontro, previsto nel sesto anniversario della nascita della famiglia. Amoris Laetitia e quattro anni dopo Gaudete et Exsultate. Lo ha sottolineato lo stesso Santo Padre nella messaggio video di presentazione. "Questa volta sarà l'occasione della Provvidenza per realizzare un evento mondiale capace di coinvolgere tutte le famiglie che vogliono sentirsi parte della comunità ecclesiale". 

"Mi scusi, grazie e scusi".

In sostanza, l'importanza della catechesi sulla famiglia si condensa in tre parole care al cuore del Papa: "Permesso, grazie, perdono". "Facendo proprie queste tre parole - si legge nella catechesi - ogni membro della famiglia è messo in condizione di riconoscere i propri limiti. Riconoscere le proprie debolezze porta ciascuno a non prevaricare l'altro, a rispettarlo e a non pretendere di possederlo. Permettere, ringraziare e scusare sono tre parole molto semplici che ci guidano a fare passi molto concreti sul cammino della santità e della crescita nell'amore. (...) Accettare di non bastare a se stessi e fare spazio all'altro è il modo per vivere non solo l'amore in famiglia, ma anche l'esperienza della fede.
Queste tre parole, guida e sostegno per una moltitudine di famiglie a tutte le latitudini, sono l'espressione più vera della bellezza insita in ogni famiglia.

L'autoreAntonino Piccione

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