"Sarà la prima vera santa argentina". Con queste parole Andrea Tornielli, direttore del Dicastero vaticano per la Comunicazione, ha descritto Antonia Paz de Figueroa, meglio conosciuta come Mama Antula. Questa argentina sarà elevata all'onore degli altari l'11 febbraio 2024 da Papa Francesco.
Nata nel 1730 a Silipica, nell'interno della provincia argentina di Santiago del Estero e morta il 7 marzo 1799 a Buenos Aires, in una delle sue biografie è stata definita "la donna più ribelle del suo tempo".
L'autrice di quel libro, Nunzia Locatelli, insieme a Cintia Suares, ha presentato martedì 19 dicembre 2023 presso la Cineteca Vaticana una nuova biografia: "Mama Antula, la fede di una donna ribelle".
All'evento hanno partecipato anche l'ambasciatore argentino presso la Santa Sede, Maria Fernanda Silva, il prefetto del Dicastero vaticano per la Comunicazione, Pablo Rufini, e il segretario di questo dicastero, Mons. Lucio Ruiz. Durante l'evento sono stati ricordati mamma Antula e il periodo convulso in cui visse, segnato dall'espulsione della Compagnia di Gesù dai territori della Corona spagnola per ordine del re Carlo II.
Antonia Paz de Figueroa, appartenente a un'importante famiglia dell'epoca, che vide anche la chiusura delle cosiddette riduzioni dei gesuiti e i loro sacerdoti incatenati e portati via come criminali, era determinata a continuare a organizzare i ritiri ignaziani, permettendo a circa 70.000 persone delle più diverse classi sociali di parteciparvi, nonostante i rischi che ciò comportava.
Una rivelazione inedita fatta da Mons. Ruiz, durante la presentazione, ha riguardato Claudio P., la persona miracolosamente guarita per intercessione della Beata Antonia. Quando aveva 17 anni e frequentava il seminario, incontrò l'allora provinciale Jorge Bergoglio, che "gli diede una pacca sulla spalla e gli suggerì di cercare un'altra strada vocazionale, promettendogli che avrebbe benedetto sua moglie e i suoi figli". E "che bello", ha aggiunto, "vedere che sarà Francesco a canonizzare l'intercessore del miracolo che le ha permesso di continuare a vivere".
Ruiz ha concluso ricordando i quattromila chilometri che questa santa donna ha percorso portando una croce di legno e ha sottolineato che "è un dono per tanti che camminano con speranza".
Il miracolo
A Mama Antula si deve il miracolo del signor Claudio (nato nel 1959), che ha subito un "ictus ischemico" con infarto emorragico in diverse aree, coma profondo, sepsi, shock settico resistente, con insufficienza multiorgano.
In un video proiettato durante la presentazione di questa nuova biografia, la moglie ha raccontato la situazione clinica durante il suo ricovero in terapia intensiva, con una diagnosi di "morte certa" dopo una TAC, poi mutata in "stato vegetativo" nella migliore delle ipotesi. E ha sottolineato che oggi, con l'aiuto della fisioterapia, conduce una vita normale".
Confrontando le conclusioni scientifiche raggiunte dai medici curanti e dalla Consulta medica del 14 settembre 2023 sulla guarigione del signor C.P. e i testi che attestano tutti l'invocazione della Beata Maria Antonia di San Giuseppe, il legame tra l'invocazione e la guarigione è diventato chiaro ed evidente", riferisce Vatican News.
Sempre via video, il sindaco di Santiago del Estero, Diego Fares, ha ricordato come la popolazione di Santiago del Estero abbia sempre ricordato Mama Antula, anche quando sembrava che la storia l'avesse dimenticata.
La vita di mamma Antula
All'età di 15 anni, nel 1745, aveva preso l'abito di "beata" con il nome di Maria Antonia de San José, con l'emissione dei voti privati e l'ingresso nel cosiddetto "Beaterio".
Iniziò a condurre una vita comunitaria e ad aiutare i bambini e i malati, sotto la guida del sacerdote gesuita Gaspar Juárez, che le donò la sua tonaca gesuita, che tenne con sé.
Nel 1767, dopo l'espulsione dei gesuiti, Maria Antonia, già 37enne, maturò l'intenzione di continuare, nonostante le proibizioni, l'apostolato degli Esercizi Spirituali. Aveva l'appoggio del suo confessore e del vescovo della città di Santiago del Estero, dove aprì una casa.
Viaggiò attraverso Santiago del Estero, Silípica, Loreto, Salavina, Soconcho, Atamasqui. In seguito, si recò anche in altre province come Catamarca, La Rioja, Jujuy, Salta e Tucumán.
Nel settembre 1779, a Buenos Aires, chiese al Viceré e al Vescovo di poter organizzare gli Esercizi, che duravano circa 10 giorni. L'anno successivo lo ottenne e iniziò i ritiri con notevoli frutti spirituali e una partecipazione di oltre 15.000 persone in quattro anni.
Si recò anche in Uruguay e, al suo ritorno a Buenos Aires, iniziò la costruzione della Santa Casa degli Esercizi Spirituali al 1190 di Avenida Independencia, che oggi è uno degli edifici più antichi della città.
Morì all'età di 69 anni e fu sepolta nella Basilica di Nuestra Señora de la Merced della capitale argentina. Nel 1799 il suo corpo fu trasferito nella Basilica di Santo Domingo e ora si trova nella chiesa di Nuestra Señora de la Merced.
Il processo di Mama Antula
Silvia Correale, postulatrice dal 1998 della causa di Antonia Figueroa de Paz, ha indicato che l'Istruzione diocesana, o Proceso Informativo come si chiamava allora, della causa di Mama Antula, aperta nel 1905 a Buenos Aires, è stata la prima causa ad essere indagata in quel Paese.
"I nipoti dei contemporanei venivano a testimoniare, dicendo: "da quando avevo dieci anni ho sentito parlare di...", oppure "so dai miei genitori e antenati...", ribadendo sempre la fama di santità di Antonia Paz de Figueroa, che era arrivata alle loro orecchie.
Tra i documenti che hanno trovato, insieme a Mons. Guillermo Karcher, collaboratore esterno della causa e redattore della biografia del Positio super vita, virutibus, fama sanctorum et signorum, "Le missive ritrovate nell'Archivio di Stato a Roma, alcune scritte direttamente da mamma Antula o dettate da lei, che rispondono a lettere o scritti, come quelle inviate da Ambrosio Funes, fratello di Deán Funes".
Il Positio super vita, virtutibus, fama sanctitatis et signorum è stato consegnato nel 2003; dopo aver superato la Commissione Teologica e la Commissione Ordinaria Cardinalizia e Episcopale, Papa Benedetto XVI ha autorizzato la pubblicazione del decreto delle virtù il 1° luglio 2010 ed è diventato Venerabile.
Nel marzo 2016, Papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto sul miracolo e nello stesso anno, in agosto, si è svolta la cerimonia di beatificazione di Antonia Paz de Figueroa nella città di Santiago del Estero (Argentina).
Nel 2018 è stato avviato il processo per il probabile miracolo della canonizzazione e si è ottenuto il parere positivo della Consulta medica, della Commissione teologica e dell'Ordinario dei cardinali.
Il 24 ottobre 2023, Papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto del miracolo e la data della cerimonia di canonizzazione è stata fissata per l'11 febbraio 2024.