Vaticano

Appello vaticano per l'Appello per i cristiani in Terra Santa

Il Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali della Santa Sede, il Cardinale Claudio Gugerotti, a nome di Papa Francesco, ha lanciato un appello per sostenere l'annuale colletta in Terra Santa a favore delle comunità cristiane, che si svolge solitamente il Venerdì Santo. Si tratta di "una risorsa indispensabile", ha detto.  

Francisco Otamendi-18 marzo 2025-Tempo di lettura: 3 minuti

Una suora prega all'apertura della porta santa della Basilica dell'Annunciazione di Nazareth ©OSV News/Debbie Hill

Il Prefetto per le Chiese Orientali della Santa Sede, il cardinale Claudio Gugerotti, ha rilasciato una dichiarazione sulla appello per aiutare i cristiani in Terra Santa con la colletta annuale istituita da Papa Paolo VI. Questo appello del Vaticano ai vescovi e ai fedeli delle diocesi viene lanciato a nome di Papa Francesco.

"Una risorsa indispensabile".

"Quest'anno la raccolta è diventata "una risorsa indispensabile" dopo la pandemia, l'interruzione quasi totale dei pellegrinaggi e delle piccole attività create, soprattutto dai cristiani, intorno ad essi, e l'esilio a cui molti sono stati costretti", scrive il cardinale Gugerotti, che ricorda "le immagini di distruzione e morte".

"Se vogliamo rafforzare la Terra Santa e garantire un contatto vivo con il Luoghi sacri è necessario sostenere le comunità cristiane che, nella loro varietà, offrono a Dio-con-noi una lode perenne, anche a nome nostro", continua il cardinale prefetto. "Ma perché ciò avvenga, abbiamo assolutamente bisogno del dono generoso delle vostre comunità". 

Ai vescovi: "una delle vostre priorità".

Il cardinale prefetto per le Chiese orientali si rivolge direttamente ai vescovi di tutto il mondo. "Vorrei che voi, miei fratelli vescovi, ricordando le immagini di distruzione e di morte che sono passate costantemente davanti ai vostri occhi in questi tempi di nuovo Calvario, diventaste apostoli persuasivi di questo impegno. 

La Terra Santa, i Luoghi Santi e il Popolo Santo di Dio sono la tua famigliaperché sono patrimonio di tutti noi. Vi prego di mettere la Colletta tra le vostre priorità pastorali: è in gioco la sopravvivenza di questa nostra preziosa presenza, che risale ai tempi di Gesù. 

Tutti hanno il diritto di vivere in pace

"Tutti, a partire dai bambini, hanno il diritto di vivere in pace e di avere di nuovo case e scuole, di giocare insieme, senza la paura di vedere di nuovo il sorriso satanico della morte. Questo è vero", aggiunge il cardinale.

"Per noi cristiani i Luoghi Santi hanno un valore particolare, sono l'incarnazione dell'Incarnazione. Sono stati custoditi fin dall'inizio dalle comunità cristiane, nella varietà delle loro diverse tradizioni, e per secoli i Frati Minori della Custodia li hanno curati con ammirevole fedeltà", prosegue.

Iniziative di grande valore pastorale

Intorno a questi luoghi sono nate iniziative di grande valore pastorale: parrocchie, scuole, ospedali, case per anziani, centri di assistenza per migranti, sfollati e rifugiati. E "quest'anno la raccolta è diventata una risorsa indispensabile".

La lettera del Cardinale aggiunge che "se vogliamo rafforzare la Terra Santa e assicurare un contatto vivo con i Luoghi Santi, è necessario sostenere le comunità cristiane che, nella loro varietà, offrono a Dio-con-noi una lode perenne, anche a nome nostro". 

Ma per questo abbiamo assolutamente bisogno del dono generoso delle vostre comunità.

"Una tregua in vigore, ma fragile". 

Il cardinale ricorda il "pianto", la "disperazione" e la "distruzione" che hanno avuto luogo in Terra Santa in questi anni di violenza e conflitto. 

Anche se "i nostri cuori sono sollevati dalla tregua in atto", sappiamo che "è fragile e, per sua natura, non sarà sufficiente da sola a risolvere i problemi e a spegnere l'odio in quell'area", afferma. Ma almeno i nostri occhi non vedono nuove esplosioni e l'angoscia dell'irreparabile non si perpetua in loro". 

Il Cardinale ricorda anche che "torna a noi la speranza di vedere il Signore Risorto, Gesù Cristo nostro Signore, che ha mostrato le ferite della sua passione vivo su questa stessa terra".

Evitate le raccolte parallele e inviate direttamente al Dicastero. 

Il cardinale Claudio Gugerotti infine supplica: "impedite alle nostre Chiese di promuovere collette parallele per lo stesso scopo, affinché non venga compromesso il senso e l'efficacia della vostra carità, che risponde all'iniziativa universale del Successore di Pietro, il Vescovo di Roma".

Tutto ciò che avete raccolto può essere inviato direttamente a questo Dicastero dai Commissariati di Terra Santa nel vostro Paese, sottolinea.

Infine, assicura che "Papa Francesco vi invia tutta la sua Benedizione: Dio non dimenticherà, soprattutto in questo Anno Giubilare della Speranza, colui che è diventato testimone della Sua Provvidenza e strumento della Sua Pace. I nostri cristiani in quelle terre vi aspettano. Vi ringrazio e vi auguro un felice pellegrinaggio giubilare.

L'autoreFrancisco Otamendi

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