Nel 1926, la Società per la Propagazione della Fede, su proposta del Circolo Missionario del Seminario di Sassari, propose a Papa Pio XI di celebrare una giornata annuale a favore della missione evangelizzatrice della Chiesa universale. La richiesta fu accolta e nello stesso anno fu celebrata la prima "Giornata Missionaria Mondiale della Propagazione della Fede", con l'intenzione di riproporla ogni penultima domenica di ottobre, mese missionario per eccellenza.
Domenica 23, quindi, i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire il cuore alle esigenze spirituali della missione e a impegnarsi con gesti concreti per rispondere alle necessità primarie dell'evangelizzazione, senza trascurare la promozione umana e lo sviluppo sociale. Il Pontificie Opere Missionarie garantire che tutte le comunità, soprattutto quelle più piccole, povere e periferiche, possano ricevere l'aiuto di cui hanno bisogno.
La destinazione dei fondi
A causa della dimensione universale, che è la caratteristica principale della Chiesa, le offerte confluiscono nel cosiddetto Fondo di solidarietà universale e vengono poi distribuite tra le giovani Chiese missionarie. Gli impegni comprendono: sostenere gli studi di seminaristi, sacerdoti, religiosi, suore e catechisti laici; costruire e mantenere seminari, cappelle e aule per la catechesi e le attività pastorali; garantire l'assistenza sanitaria, l'istruzione scolastica e la formazione cristiana dei bambini; sovvenzionare la radio, la televisione e la stampa cattolica locale; fornire mezzi di locomozione a missionari, sacerdoti, religiosi, suore e catechisti locali.
Il Fondo è quindi costituito da tutte le offerte ricevute durante l'anno dai fedeli dei vari Paesi del mondo, destinate alle Chiese nuove o di recente creazione (per facilitarne lo sviluppo iniziale) e a quelle che non hanno autonomia finanziaria o si trovano in situazioni di emergenza a causa di guerre, carestie o disastri naturali.
Messaggio papale
Il giorno dell'Epifania del Signore, il 6 gennaio, è stata annunciata l'entrata in vigore della legge sulla sicurezza. Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2022. Il Santo Padre scrive che "molti cristiani sono costretti a fuggire dalla loro patria" e che, con l'aiuto dello Spirito, "la Chiesa deve sempre andare oltre le sue frontiere per testimoniare l'amore di Cristo per tutti".
Con il motto "Mi sarete testimoni" si sottolinea che la Chiesa è missionaria per natura, non può fare a meno dell'evangelizzazione, altrimenti diluirebbe la propria identità. Prima di ascendere al cielo, Gesù ha lasciato ai suoi discepoli un mandato che è una chiamata essenziale per tutti i cristiani: "Riceverete forza quando lo Spirito Santo sarà sceso su di voi; e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra".
Sarete miei testimoni: queste parole, scrive il Papa, "sono il punto centrale": Gesù dice che tutti i discepoli saranno suoi testimoni e che "saranno costituiti tali per grazia" e "la Chiesa, comunità di discepoli di Cristo, non ha altra missione che quella di evangelizzare il mondo, rendendo testimonianza a Cristo". L'uso del plurale "sarete testimoni" indica "il carattere comunitario-ecclesiale della chiamata". E continua: "Ogni battezzato è chiamato alla missione nella Chiesa e per mandato della Chiesa: la missione si svolge quindi congiuntamente, non individualmente, in comunione con la comunità ecclesiale e non di propria iniziativa. E anche se c'è qualcuno che in qualche situazione molto particolare svolge la missione evangelizzatrice da solo, la svolge e deve sempre svolgerla in comunione con la Chiesa che lo ha inviato".
La luce di San Paolo VI
Francesco ricorda San Paolo VI quando ammoniva che "l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri", e quindi afferma che per la trasmissione della fede "la testimonianza della vita evangelica dei cristiani" è fondamentale, ma che "l'annuncio della persona e del messaggio di Cristo rimane altrettanto necessario".
Scrive nel messaggio: "Nell'evangelizzazione, quindi, l'esempio di vita cristiana e l'annuncio di Cristo vanno di pari passo. Questa testimonianza completa, coerente e gioiosa di Cristo sarà certamente la forza di attrazione per la crescita della Chiesa anche nel terzo millennio. Esorto quindi tutti a recuperare il coraggio, la franchezza, la "parresia" dei primi cristiani, per testimoniare Cristo con le parole e con i fatti, in tutti gli ambiti della vita".
"La Chiesa di Cristo è stata, è e sarà sempre in uscita verso nuovi orizzonti geografici, sociali ed esistenziali, verso luoghi e situazioni umane al 'limite', per testimoniare Cristo e il suo amore per tutti gli uomini e le donne di ogni popolo, cultura e condizione sociale. In questo senso, la missione sarà sempre anche "missio ad gentes", come ci ha insegnato il Concilio Vaticano II, perché la Chiesa dovrà sempre andare oltre, al di là delle proprie frontiere, per testimoniare a tutti l'amore di Cristo".
Anniversari
Il Papa ci invita a leggere, alla luce dell'azione dello Spirito Santo, anche gli anniversari che, in campo missionario, cadono quest'anno: quello della Congregazione di Propaganda Fide, fondata nel 1622, e quello di tre opere missionarie riconosciute come "pontificie" cento anni fa. Si tratta dell'Opera della Santa Infanzia, avviata dal vescovo Charles de Forbin-Janson; dell'Opera di San Pietro Apostolo, fondata dalla signora Jeanne Bigard per sostenere i seminaristi e i sacerdoti nelle terre di missione; e dell'Associazione per la Propagazione della Fede, fondata 200 anni fa dalla francese Paolina Jaricot, di cui si celebra la beatificazione in questo anno giubilare.
Un esempio
Grazie alla generosità dei cattolici di 120 Paesi del mondo, la somma distribuita nel 2021 è stata di 91.671.762 euro. Con i fondi di quest'anno è possibile sostenere migliaia di progetti missionari.
Alcuni di essi, come esempio per la Chiesa italiana, sono presentati sul sito della Fondazione Missio. Tra questi, la ristrutturazione della Casa Generalizia delle Suore dell'Immacolata Concezione a Inongo, nell'omonima diocesi, nella Repubblica Democratica del Congo.
L'edificio in cui risiedono attualmente le 150 suore è stato costruito più di 50 anni fa e ora necessita di un'importante ristrutturazione. Quando piove, l'acqua fuoriesce dal tetto. Inoltre, le finestre non si chiudono, il che favorisce ladri e scassinatori. Il progetto prevede il restauro del tetto, degli infissi e dei soffitti, che nel frattempo si sono deteriorati, per un costo di 30.000 euro. "Essendo parte integrante della nazione congolese", si legge nella relazione che il Superiore Generale ha preparato per la richiesta del progetto, "la nostra congregazione soffre della miseria che attanaglia il Congo a causa dell'instabilità politica di questo Paese, nonostante le numerose ricchezze che abbiamo nel sottosuolo e nelle foreste".
La maggior parte delle suore dell'Immacolata Concezione di Inongo sono impiegate nel settore dell'istruzione e della sanità pubblica, ma lo stipendio che ricevono non è nemmeno sufficiente a coprire le loro necessità quotidiane. Grazie alle attività di autofinanziamento (come la vendita di miele, pesce salato, ecc.) e ai prodotti agricoli dei campi che coltivano, le suore riescono a soddisfare i loro bisogni primari. Ora, però, c'è l'urgente necessità di far fronte ai costi aggiuntivi per la ristrutturazione della casa: un progetto, uno dei tanti, sostenuto attraverso il Fondo di Solidarietà Universale, finanziato dalla 96ª Giornata Missionaria Mondiale.