Vaticano

La fraternità universale come opzione culturale

La Fondazione Fratelli Tutti è la promotrice dell'incontro che il 10 giugno riunirà giovani, premi Nobel e il Papa stesso in Piazza San Pietro in Vaticano.

Giovanni Tridente-2 giugno 2023-Tempo di lettura: 2 minuti
Fratelli Tutti

Un processo partecipativo per aiutare a riscoprire il significato della fraternità e costruirla insieme attraverso il dialogo, la conoscenza, l'incontro, la parola, i gesti condivisi e l'esperienza della bellezza.

È con queste intenzioni che l'evento mondiale ispirato all'Enciclica "Il miglior documento del mondo" si terrà il 10 giugno in Piazza San Pietro in Vaticano. Fratelli tutti di Papa Francesco.

L'attività è promossa dal Fondazione Vaticana Fratelli TuttiL'evento, istituito dal Santo Padre l'8 dicembre 2021, coinvolgerà più di trenta Premi Nobel per la Pace, che prenderanno parte a una serie di iniziative che si svolgeranno per tutto il pomeriggio e fino a sera.

Ci saranno infatti performance di artisti e testimonianze... con l'obiettivo di sensibilizzare "gli individui e le comunità a impegnarsi per un cambiamento radicale" - si legge in una nota - facendo riferimento al messaggio centrale dell'iniziativa. Enciclica di Papa Francescofirmato ad Assisi nell'ottobre 2020, come si ricorderà.

Tra gli altri obiettivi del grande evento c'è la promozione della fraternità e amicizia sociale tra individui e popoli, cercando di superare la solitudine, l'emarginazione, le forme di violenza e di schiavitù e le radici delle tante guerre che imperversano nel mondo, a partire dalla martoriata Ucraina.

Nel corso dell'iniziativa sarà illustrato anche il progetto vincitore di uno speciale concorso sulla fraternità lanciato in tutte le scuole italiane con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione. Ci saranno anche collegamenti in diretta con alcune delle piazze più significative del mondo: Gerusalemme, Buenos Aires, Bangui, Tokyo, tra le altre.

C'è grande attesa per la lettura del testo della Dichiarazione sulla Fraternità Umana che gli oltre trenta Premi Nobel per la Pace consegneranno direttamente a Papa Francesco, senza dubbio in linea con l'obiettivo della Dichiarazione. Documento sulla fraternità umana che lo stesso Pontefice ha firmato ad Abu Dhabi nel febbraio 2019, insieme al Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.

Inoltre, al termine dell'evento - che potrà essere seguito sui social media con l'hashtag #notalone - ci sarà un momento molto emozionante e significativo, ovvero il grande abbraccio a cui parteciperanno centinaia di ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo lungo il maestoso colonnato del Bernini in Piazza San Pietro.

Nella lettera di invito inviata per l'occasione, il cardinale Mauro Gambetti, presidente della Fondazione Fratelli Tutti, nonché vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, sottolinea il valore dell'"esperienza" di questo Incontro Mondiale, che "può essere un primo passo verso la costruzione della fraternità come opzione culturale".

Non per niente, nella sua Enciclica, Papa Francesco invita tutti a "rilanciare un nuovo paradigma antropologico su cui ricostruire scelte e stili di vita, programmi e visioni del mondo", sapendo che la fraternità è un ottimo ingrediente per promuovere libertà e uguaglianza.

All'evento collaborano anche la Basilica Papale di San Pietro, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Dicastero per la Comunicazione.

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