Vaticano

"L'assistenza ai malati non è un'attività facoltativa per la Chiesa".

Le parole di Papa Francesco all'Angelus di oggi sono state scandite dalla celebrazione della Giornata mondiale del malato dell'11 febbraio.

Maria José Atienza-7 febbraio 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
20201221 Angelus Papa

Foto: ©2020 Catholic News Service/Conferenze episcopali degli Stati Uniti d'America

Il Papa ha fatto riferimento al miracolo della guarigione della suocera di Pietro, raccontato nel Vangelo di oggi, sottolineando come "Gesù mostra la sua predilezione per le persone che soffrono nel corpo e nello spirito: è una predilezione di Gesù avvicinarsi alle persone che soffrono sia nel corpo che nello spirito". È la predilezione del Padre, che Egli incarna e manifesta in opere e parole".

L'assistenza ai malati di ogni tipo è parte integrante della missione della Chiesa, come lo era quella di Gesù.

Il Santo Padre ha anche ricordato la partecipazione dei discepoli di Cristo a questo compito di guarigione del corpo e dell'anima. "I suoi discepoli", ha sottolineato, "sono stati testimoni oculari, hanno visto questo e lo hanno testimoniato. Ma Gesù non ha voluto che fossero semplici spettatori della sua missione: li ha coinvolti, li ha inviati, ha dato loro anche il potere di guarire i malati e di scacciare i demoni"..

In questo senso, il Papa ha sottolineato: "La cura dei malati di ogni genere non è un'"attività facoltativa" per la Chiesa, no! Non è un'attività accessoria, no. La cura dei malati di ogni genere è parte integrante della missione della Chiesa, come lo era di Gesù. L'assistenza ai malati di ogni tipo è parte integrante della missione della Chiesa, come lo era della missione di Gesù. E questa missione è portare la tenerezza di Dio all'umanità sofferente. Ce lo ricorderemo tra pochi giorni, l'11 febbraio, Giornata mondiale del malato".

Papa Francesco ci ha ricordato che la pandemia "rende questo messaggio, questa missione essenziale della Chiesa, particolarmente attuale".. Un messaggio che si intreccia con la stessa condizione umana, così alta nella sua dignità e allo stesso tempo così fragile. Un paradosso a cui Gesù risponde con una presenza che deve essere un esempio per noi. "Chinarsi per far alzare l'altra persona. Non dimentichiamo che l'unico modo lecito di guardare una persona dall'alto verso il basso è quando si tende la mano per aiutarla a salire.", ha detto Francesco, che ha chiesto alla Vergine di aiutarci ad essere più consapevoli della "Aiutaci a lasciarci guarire da Gesù - ne abbiamo sempre bisogno, tutti - in modo da poter essere a nostra volta testimoni della tenerezza guaritrice di Dio".

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