In concomitanza con il "Il tempo della creazione"Papa Francesco chiede che durante il mese di settembre i cattolici si sforzino di ascoltare "con il cuore il grido della Terra".
Il Santo Padre desidera anche accompagnare con la preghiera "le vittime delle catastrofi ambientali e della crisi climatica". Chiede inoltre ai credenti di impegnarsi personalmente per "prendersi cura del mondo in cui viviamo".
Un mondo, dice il Papa nel suo messaggio, che "ha la febbre. Ed è malato, come ogni malato". Ma l'importanza della consapevolezza non riguarda solo l'ambiente. Francesco spiega che coloro che soffrono di più per le catastrofi ambientali "sono i poveri, coloro che sono costretti a lasciare le loro case a causa di inondazioni, ondate di calore o siccità".
Nella stessa ottica, il Pontefice sottolinea che "affrontare le crisi ambientali provocate dall'uomo, come il cambiamento climatico, l'inquinamento o la perdita di biodiversità, richiede risposte non solo ecologiche, ma anche sociali, economiche e politiche".
Pertanto, il Santo Padre incoraggia l'impegno "nella lotta alla povertà e nella protezione della natura, cambiando le nostre abitudini personali e quelle della nostra comunità".
Il Papa invita alla speranza
L'intenzione del Papa per il mese di settembre è strettamente legata al "Tempo del Creato", che inizia il primo giorno del mese e terminerà il 4 ottobre. Per questo periodo il Vescovo di Roma ha scelto come tema "Speranza e azione con il creato".
Con questo motto, il Pontefice vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sulla possibilità di preparare un futuro migliore per le prossime generazioni. D'altra parte, è un buon precedente per l'Anno giubilare della speranza che inizierà il 24 dicembre 2024.