La decisione di concedere alla bambina la cittadinanza italiana è stata presa ieri (lunedì 6 novembre) dal governo italiano. Grazie a ciò, la bambina, affetta da una malattia rara, potrà essere trasferita in un ospedale italiano, evitando l'interruzione delle cure che la tengono in vita. Come riportato nel comunicato emesso dopo il Consiglio dei Ministri convocato d'urgenza, l'Esecutivo, "su proposta del Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha acconsentito a concedere la cittadinanza italiana alla piccola Indi Gregory, nata a Nottingham (Regno Unito) il 24 febbraio 2023, in considerazione dell'eccezionale interesse della comunità nazionale a garantire un maggiore sviluppo terapeutico alla minore, e alla tutela di preminenti valori umanitari che, in questo caso, sono legati alla salvaguardia della salute". Come è noto, la legge italiana vieta qualsiasi forma di eutanasia. La decisione fa seguito alla disposizione espressa dall'ospedale pediatrico "Bambino Gesù" in relazione al ricovero di Indi Gregory e alla conseguente richiesta di concessione della cittadinanza italiana presentata dai legali dei genitori. Il Governo italiano ha inoltre informato la direzione dell'ospedale e la famiglia del suo impegno a coprire i costi di qualsiasi trattamento medico ritenuto necessario.
Indi Gregory è una bambina inglese di otto mesi affetta da una rara malattia mitocondriale i cui trattamenti salvavita saranno sospesi dall'Alta Corte di Londra. La bambina, nata a febbraio, è affetta dalla sindrome da deplezione mitocondriale, una malattia genetica degenerativa estremamente rara che causa il sottosviluppo di tutti i muscoli. L'incontro a Palazzo Chigi si è concluso in pochi minuti, con una "rapida decisione" che rende Indi Gregory cittadina italiana. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato su Facebook: "Fino alla fine farò di tutto per difendere la vita di Indi e il diritto della madre e del padre di fare tutto il possibile per lei. L'obiettivo è quello di consentire il trasferimento di Indi a Roma, dove eviterebbe di essere "staccata" dalle macchine che la tengono in vita, soprattutto la ventilazione assistita. Attualmente Indi si trova al Queen's Medical Centre di Nottingham, in attesa che la sentenza della Corte Suprema venga applicata. I medici sostengono che continuare le terapie causerebbe solo inutili sofferenze alla neonata. I genitori di Indi avevano fatto appello, sostenuti da associazioni pro-life, per impedire l'interruzione delle terapie e per poter trasferire la figlia a Roma.
"Dal profondo del cuore, grazie al governo, siamo orgogliosi che nostra figlia sia italiana", ha dichiarato Dean Gregory, padre di Indi. C'è speranza e fiducia nell'umanità". Il decreto di concessione della cittadinanza italiana a Indi è stato firmato dal Presidente della Repubblica. I genitori si sono immediatamente appellati all'Alta Corte di Londra per consentire il trasferimento della bambina all'ospedale Bambino Gesù.