Vaticano

Il Papa sottolinea che il Presepe è "importante nella nostra spiritualità e cultura".

"Il Natale è vicino e mi piace pensare che nelle vostre case ci sia un presepe: questo elemento importante della nostra spiritualità e della nostra cultura è un modo suggestivo per ricordare Gesù, che è venuto 'ad abitare in mezzo a noi'", ha detto oggi Papa Francesco, iniziando un nuovo ciclo di catechesi, "Gesù Cristo nostra speranza", per tutto l'anno giubilare.    

Francisco Otamendi-18 dicembre 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
Papa Francesco torna a Roma dalla Corsica

Papa Francesco, sul volo dalla Corsica a Roma, riceve un regalo per il suo 88° compleanno da Valentina Alazraki (foto CNS/Vatican Media)...

L'avvicinarsi della nascita di Gesù, nostro Salvatore, e l'inizio di un nuovo ciclo di catechesi per tutto il Giubileo sul tema "Gesù Cristo, nostra speranza", la presepe nelle case, la preghiera per la pace, la vicinanza alle vittime e alle famiglie dell'arcipelago di Mayotte, devastato dal ciclone, e il suo recente viaggio in Corsica, hanno segnato il Pubblico di Papa Francesco questa mattina nell'Aula Paolo VI.

L'Aula Paolo VI, dove il Papa, le reliquie di Santa Teresa di Gesù Bambino e circa 900 membri della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli del Santo Padre erano presenti questo mercoledì, a ridosso del Natale. Fratellanza di Nostra Signora di El Rocío, accompagnato dal Vescovo di Huelva, Mons. Santiago Gómez, in ricordo del pellegrinaggio di San Giovanni Paolo II alla Vergine di El Rocío nel 1993.

In Corsica, "la fede non è una questione privata".

Durante il suo recente viaggio a CorsicaIl Papa ha sottolineato di essere stato "accolto calorosamente, sono stato particolarmente colpito dal fervore della gente, dove la fede non è un fatto privato, e dal numero di bambini presenti: una grande gioia e una grande speranza!". Un tema, quello della natalità e dei bambini, su cui Francesco ha insistito in modo particolare in questo anno 2024.

Nel suo appello per la pace, poco prima di impartire la Benedizione, il Romano Pontefice ha chiesto di "pregare per la pace, non possiamo lasciare che la gente soffra a causa delle guerre, la Palestina, Israele, e tutti quelli che soffrono, l'Ucraina, il Myanmar, non dimentichiamo di pregare per la pace, per la fine delle guerre, chiediamo al Principe della Pace di darci questa grazia, la pace nel mondo, la guerra è sempre una sconfitta".

Nonni e anziani: non lasciateli soli a Natale

Nelle sue parole ai pellegrini di lingua portoghese, il Papa ha sottolineato un altro tema che gli sta a cuore e che è legato all'argomento affrontato nella catechesi di oggi: "La genealogia di Gesù ci fa pensare ai nostri antenati, ai nostri nonni e alla ricchezza di tutti gli anziani. Essi sono un dono di Dio di cui dobbiamo essere grati e di cui dobbiamo prenderci cura. Non lasciamoli soli durante le prossime festività natalizie, che la Madonna e San Giuseppe li proteggano".

L'infanzia di Gesù

Il tema affrontato dal Papa questa mattina è statoL'infanzia di Gesù - Genealogia di Gesù (Mt 1,1-17). L'ingresso del Figlio di Dio nella storia". 

Così ha riassunto il Santo Padre: "Oggi iniziamo un nuovo ciclo di catechesi per l'Anno Giubilare, con il tema "Gesù Cristo nostra speranza". In questa prima parte riflettiamo sull'infanzia di Gesù, che troviamo narrata nei primi capitoli dei Vangeli di Matteo e Luca. Mentre Luca descrive gli eventi dal punto di vista di Maria, Matteo lo fa dal punto di vista di Giuseppe, e questo è particolarmente evidente nella genealogia".

La figura di Maria: da lei è nato Gesù

I Vangeli dell'infanzia, ha sottolineato il Papa, raccontano il concepimento verginale di Gesù e la sua nascita dal grembo di Maria; ricordano le profezie messianiche che si sono realizzate in lui e parlano della paternità legale di Giuseppe, che ha innestato il Figlio di Dio nel 'tronco' della dinastia davidica". 

"Nella genealogia presentata da Matteo, in cui sono citati sia uomini che donne, spicca la figura di Maria, che segna un nuovo inizio: dalla sua Gesù è natovero uomo e vero Dio". 

Ricordo grato dei nostri antenati

Papa Francesco ha sottolineato che "a differenza delle genealogie dell'Antico Testamento, in cui compaiono solo nomi maschili, perché in Israele è il padre che impone il nome al figlio, nell'elenco di Matteo degli antenati di Gesù ci sono anche donne". 

"Ciò che Matteo sottolinea", ha detto, "è che, come ha scritto Benedetto XVI, 'attraverso di loro... il mondo dei gentili entra nella genealogia di Gesù: la sua missione verso ebrei e pagani è resa manifesta' (L'infanzia di Gesù, Milano-Città del Vaticano 2012, 15)".

Concludendo la catechesi, il Papa ha incoraggiato a "risvegliare in noi un grato ricordo dei nostri antenati. E, soprattutto, rendiamo grazie a Dio che, attraverso la Madre Chiesa, ci ha dato la vita eterna, la vita di Gesù, la nostra speranza".

L'autoreFrancisco Otamendi

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.