"Alla diocesi di "Aquino", che custodisce la sua memoria viva in questo lembo di terra benedetto e caratterizzato da un patrimonio storico, ecclesiale e civile unico, affido due compiti principali: la costruzione paziente e sinodale della comunità e l'apertura alla "verità tutta intera"". Sono le parole di Papa Francesco in una lettera inviata ai vescovi di Latina (Mariano Crociata), Sora (Gerardo Antonazzo) e Frosinone (Ambrogio Spreafico) in occasione del VII Centenario della canonizzazione di San Tommaso d'Aquino, data che sarà solennemente celebrata il 18 luglio nell'abbazia di Fossanova, dove il santo morì, dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi e inviato speciale del Papa per la ricorrenza.
Il centenario della canonizzazione del "dottore angelico" apre la strada ad altre due importanti date nei prossimi anni: il 750° anniversario della sua morte, nel 2024, e l'800° anniversario della sua nascita, nel 2025. Una serie di eventi giubilari celebrerà l'eredità umana, sacerdotale e intellettuale di San Tommaso.
Dedizione generosa all'evangelizzazione
Commemorare questi anniversari", spiega Papa Francesco nella sua lettera ai vescovi dei luoghi d'origine del Santo, "significa, da un lato, riconoscere l'azione efficace dello Spirito, che guida la Chiesa nella storia, e, dall'altro, la risposta generosa dell'uomo, che sperimenta come i talenti naturali di cui è dotato e che coltiva non solo non vengono mortificati dalla grazia, ma piuttosto vitalizzati e perfezionati.
Non a caso, da buon domenicano, San Tommaso "si è dedicato generosamente all'evangelizzazione, spendendosi senza riserve nella preghiera, nello studio serio e appassionato, in un'imponente produzione teologica e culturale, e nella predicazione", sottolinea ancora Papa Francesco nella missiva.
Rispondere alle sfide culturali di oggi
L'invito del Papa è a riscoprire attraverso l'opera di San Tommaso, letta e studiata nel suo specifico contesto storico e culturale, il tesoro che se ne può trarre "per rispondere alle sfide culturali di oggi". Tra queste, l'apertura sinodale della comunità ecclesiale e l'amore incondizionato per la verità, come aveva già esortato San Giovanni Paolo II nella sua Fides et ratio.
Tra le sue "formidabili eredità" c'è senza dubbio la santità, che non ha "rinunciato alla sfida di lasciarsi provocare e misurare dall'esperienza", cercando sempre di discernere in tutti i problemi del tempo "le tracce e la direzione verso il Regno che verrà".
Infine, Papa Francesco ci esorta a metterci "alla sua scuola!", esortando le comunità locali dei luoghi legati al Santo a "trovare i linguaggi e gli strumenti giusti" affinché il suo pensiero possa davvero "raggiungere tutti".
Riflessione e preghiera
Tra le iniziative in programma, oltre alla celebrazione eucaristica del 18 luglio, ci saranno un incontro di riflessione a più voci presso la sede diocesana di Latina nel pomeriggio di martedì 11 luglio e un incontro di preghiera nel pomeriggio del 14 luglio presso l'abbazia di Fossanova.