Papa Francesco ha potuto trascorrere un po' di tempo con i rifugiati afghani che erano appena scampati al caos dell'aeroporto di Kabul nei giorni scorsi. Il Papa - come si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede - ha rivolto "parole di affetto e di consolazione". Tra loro c'erano quattro fratelli di età compresa tra i 20 e i 14 anni, arrivati in Italia grazie al sostegno della Comunità di Sant'Egidio.
L'occasione dell'incontro è stata la proiezione del documentario "Francesco", trasmesso in Vaticano. Sono stati invitati anche i senzatetto, tra cui questi rifugiati afghani. La proiezione si è svolta in un clima di forte emozione per i presenti, che hanno incarnato le tragedie di oltre 30 popoli, vittime di guerre, emergenze ambientali e persecuzioni. La tensione si è allentata alla fine del film, quando Papa Francesco ha abbracciato personalmente i rifugiati nell'atrio dell'Aula Paolo VI.
In un clima informale e di grande affetto, ogni persona, ogni gruppo familiare, ha potuto ricevere parole di consolazione direttamente dal Papa, tra lo stupore dei più piccoli, increduli di trovarsi davanti il protagonista del film che avevano appena visto.
Secondo la Sala Stampa della Santa Sede, "al termine della proiezione del documentario "Francesco", organizzata dal regista e dalla Fondazione Laudato Si', il Santo Padre si è recato nell'Atrio dell'Aula Paolo VI e ha parlato con i circa 100 senzatetto e rifugiati invitati a vedere il film".
Erano una ventina di persone "arrivate dall'Afghanistan nelle ultime settimane, alle quali il Papa ha rivolto parole di affetto e di consolazione". In seguito, Papa Francesco è tornato a Casa Santa Marta e gli organizzatori hanno distribuito un pacco alimentare a tutti.