Il Prelato dell'Opus Dei, Fernando Ocáriz, ha inviato una lettera ai membri della Prelatura, disponibile sul sito web della Prelatura all'indirizzo Sito web dell'Opus Dei, in cui spiega che, in seguito alla pubblicazione della Motu Proprio Ad charisma tuendumGli uomini e le donne del Consiglio Generale e del Consiglio Consultivo Centrale, gli organi centrali di governo dell'Opus Dei, stanno studiando da settimane come "procedere per realizzare ciò che il Papa ci ha chiesto riguardo all'adeguamento degli Statuti dell'Opera alle indicazioni del Motu proprio".
Questo Congresso Generale Straordinario, che sarà convocato per "questo scopo preciso e limitato", si svolgerà nella prima metà del 2023. Seguendo il consiglio della Santa Sede, non si limiterà a modificare "la dipendenza della Prelatura da questo Dicastero e il passaggio da una relazione quinquennale a una annuale alla Santa Sede sull'attività della Prelatura". Infatti, come sottolinea monsignor Ocáriz nella sua lettera, il Vaticano ha consigliato all'Opera di considerare "altre possibili modifiche agli Statuti, che sembrano appropriate alla luce del Motu proprio", e che lo studio deve essere fatto con calma: "Ci è stato consigliato di dedicare tutto il tempo necessario senza fretta".
In questa occasione, il prelato ha chiesto ai membri della Prelatura "suggerimenti concreti", volti ad adattare il lavoro e lo sviluppo dell'Opera alle esigenze della Chiesa nel momento attuale. In questo senso, Fernando Ocáriz ha voluto sottolineare che "si tratta di conformarsi a quanto indicato dalla Santa Sede, non di proporre qualche cambiamento che possa sembrare interessante per noi".
Inoltre, il Prelato dell'Opus Dei sottolinea che "insieme al desiderio di essere fedeli all'eredità del nostro fondatore, è importante considerare il bene generale che la stabilità giuridica delle istituzioni comporta", e apre la porta ad "altri suggerimenti per dare nuovo impulso al lavoro apostolico" che potranno essere trattati in futuro.
Congressi generali dell'Opus Dei
I Congressi Generali sono, insieme al Prelato che li convoca e vi partecipa, il principale organo di governo dell'Opus Dei a livello centrale. Secondo il punto 133 degli attuali statuti, "i Congressi generali ordinari convocati dal Prelato devono tenersi ogni otto anni per esprimere il suo parere sullo stato della Prelatura e per poter consigliare le norme appropriate per la futura azione di governo".
Si possono tenere anche congressi generali straordinari, come quello che si terrà nel 2023, che vengono convocati "quando le circostanze lo richiedono a giudizio del Prelato".
Il Motu Proprio Ad charisma tuendum
Il Motu Proprio Ad charisma tuendumpubblicato lo scorso luglio, ha precisato alcuni aspetti del regime giuridico della prelatura personale dell'Opus Dei, al fine di allinearlo con le disposizioni della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium. Questo documento stabilisce che le prelature personali (finora c'è solo l'Opus Dei) dipenderanno ora dal Dicastero per il Clero e non da quello per i Vescovi, come avveniva finora.
Inoltre, il Motu Proprio ha sottolineato altri cambiamenti relativi all'Opus Dei. In particolare: da un lato, la frequenza con cui l'Opus Dei deve presentare la relazione sulla situazione della Prelatura e sullo sviluppo del suo lavoro apostolico diventa annuale anziché quinquennale; dall'altro, è stato deciso che "il prelato non riceverà l'ordinazione episcopale". Finora questo non era essenziale e non era incluso negli statuti dell'Opus Dei, ma i predecessori del vescovo Ocáriz, il beato Álvaro del Portillo e il vescovo Javier Echevarría, avevano ricevuto l'ordinazione episcopale.