Cultura

Giovani, amore e amicizia nella letteratura, nel cinema e nelle serie TV 

Un libro sui risultati di uno studio di gruppo su come i giovani colgono i messaggi sull'amicizia e sull'amore comunicati attraverso le storie che leggono, su come questi concetti influenzano i loro valori e su come valutano un'opera letteraria.

Antonino Piccione-3 ottobre 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
cinema

"Amore, Amicizia e Racconto Parlare con i giovani delle opere più amate della loro generazione" è il titolo del libro presentato in occasione dell'incontro organizzato dall'Associazione Iscom nel Pontificia Università della Santa Crocecon la partecipazione di alcuni direttori della comunicazione di istituzioni cattoliche.

Cecilia Galatolo e Norberto González Gaitano, che insieme a Gema Bellido sono i curatori della pubblicazione, hanno ricordato come il 24 e 25 settembre 2021, presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, i dibattiti letterari iniziati da Educare i giovani attraverso i classici.

Amore, amicizia e narrazione - e temporaneamente sospesa dalla pandemia di Covid - con focus group che esaminano libri, film e serie TV popolari tra i giovani.

Le opere erano state scelte sulla base di uno studio rappresentativo, condotto due anni prima, con un campione di 3.700 soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni provenienti da cinque Paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna) e quattro Paesi americani (Argentina, Colombia, Messico e Stati Uniti).

Sono stati organizzati dei focus group sulle opere di narrativa più popolari (secondo le risposte al sondaggio): per la conversazione sui libri, Harry Potter e la pietra filosofalel; per conversare sui film, Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l'Armadio e Il Titanicper la conversazione sulle serie TV, La teoria del Big Bang e Thirteen Reasons Why.

I ricercatori presentano i risultati dei focus group nei capitoli due e tre e l'editore del libro ha contribuito con un saggio introduttivo -.Narrazione e formazione del personaggio. Parlare con i giovani di libri e film, del rapporto tra letteratura e formazione del carattere, che delinea il quadro teorico dell'intero progetto.

"Sebbene sia vero", ha osservato Gonzalez Gaitano, "che 50 sfumature di grigioIl libro della scrittrice britannica E. L. James, in cui la passione si trasforma in schiavitù e l'amore degenera in oppressione, è stato molto letto dai giovani (al sesto posto della classifica) - probabilmente anche grazie al bombardamento pubblicitario - ma non supera opere di grande valore educativo come Il Piccolo Principedi Antoine de Saint-Exupéry, oppure Il Signore degli Anelli, di J. R. R. R. Tolkien, dove si evidenziano il rispetto, l'umiltà e la solidarietà".

Anche se non mancano coloro che apprezzano film come Prima diThwa Sharrock esalta la ricerca individualistica della felicità, mentre sono molto più popolari i film in cui i protagonisti danno eroicamente la vita per gli altri (Il Titanicdi James Cameron, L'Uomo Ragnodi Sam Raimi, Le Cronache di Narnia, di Andrew Adamon).

Riflessione su cinema e famiglia

L'iniziativa fa parte delle attività di Familyandmedia, un think tank internazionale che analizza il rapporto tra famiglia, media e società.

L'obiettivo della ricerca è duplice. Da un lato, studiare come la famiglia viene rappresentata dai mass media, individuando anche le forme e gli effetti dell'uso dei contenuti mediatici e dell'uso della tecnologia. Dall'altro lato, si vuole esaminare come le istituzioni che promuovono la famiglia elaborano le loro proposte e comunicano il loro messaggio nello spazio pubblico.

L'obiettivo è quello di contribuire alla diffusione di una sensibilità e di una cultura per un rapporto corretto ed equilibrato con i media per la crescita umana e la formazione del carattere.

Familyandmedia si propone di promuovere, attraverso l'analisi empirica, una visione positiva dell'antropologia naturale della famiglia, offrendo "un quadro di riferimento" per guidare l'azione comunicativa di organizzazioni e istituzioni dedicate alla promozione della famiglia nel lungo periodo.

Lo spot Esselunga

Tra le possibili aree di ricerca da sviluppare nel prossimo futuro ci sarà probabilmente anche la rappresentazione della famiglia nella narrazione pubblicitaria. Si pensi al grande clamore suscitato in Italia dalla pubblicità dell'Esselunga, in cui Emma, figlia di genitori che non vivono più insieme, fa comprare alla madre una pesca al supermercato e poi la regala al padre, facendogli credere che il regalo provenga dalla madre.

Il messaggio è chiaro e semplice: la ragazza è triste perché i suoi genitori sono separati e ricorre a un piccolo sotterfugio nella speranza di riunirli. A poche ore dalla messa in onda, sono piovute critiche ed elogi. Alcuni sostengono che lo spot sfrutti il dolore dei bambini a fini commerciali.

C'è chi invita a riflettere sulla trollosità degli italiani, per molti dei quali "anche una pesca rischia di diventare un lusso". C'è chi legge lo spot come un attacco alla legge sul divorzio e chi, viceversa, lo vede come un omaggio alla famiglia tradizionale. C'è chi difende i genitori divorziati e spiega che non tutti i figli di genitori divorziati sono infelici, così come non tutti i figli di genitori sposati sono felici.

La reazione del pubblico alla storia di Emma e della pesca suggerisce che, forse, tra messaggi pubblicitari e storie pubblicitarie, la gente preferisce le storie pubblicitarie.

L'autoreAntonino Piccione

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