Vaticano

Papa Francesco vuole "immaginare un futuro diverso per i nostri anziani".

Nel suo messaggio per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani del 2024, Papa Francesco vuole che i cattolici, seguendo l'esempio di Ruth, siano incoraggiati a costruire un futuro migliore per gli anziani.

Paloma López Campos-14 maggio 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
Papà nonni

Papa Francesco saluta i nonni e i loro nipoti durante un'udienza (Foto CNS / Vatican Media)

Nella sua messaggio In occasione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, Papa Francesco sottolinea la fedeltà di Dio verso tutti i suoi figli, giovani e anziani. Il Santo Padre ci assicura che Dio "non scarta nessuna pietra; al contrario, le 'vecchie' sono il fondamento sicuro su cui le 'nuove' pietre possono poggiare per costruire insieme l'edificio spirituale".

Con le sue parole, il Pontefice mette ancora una volta al centro gli anziani, cosa che fa molto spesso perché è convinto che "invecchiare è un segno di benedizione". Nella Bibbia, dice Francesco in occasione della giornata, vediamo che "Dio continua a mostrarci la sua misericordia, sempre, in ogni fase della vita e in qualsiasi condizione ci troviamo".

Tuttavia, di fronte alla fedeltà di Dio c'è l'abbandono umano. Il Papa avverte che "troppo spesso la solitudine è l'amara compagna della vita di coloro che, come noi, sono più anziani e nonni". Il Santo Padre, ricordando il suo periodo come vescovo di Buenos Aires, cita che quando visitava le case di riposo poteva osservare "quante poche visite ricevevano queste persone; alcuni non vedevano i loro cari da molti mesi".

Confronto tra giovani e anziani

Questa solitudine è la conseguenza di molti fattori. Il Papa cita, tra gli altri, l'emigrazione, le guerre e le false credenze di alcune culture, che accusano gli anziani "di ricorrere alla stregoneria per sottrarre energie vitali ai giovani". Questo, dice il Santo Padre, "è uno di quei pregiudizi infondati, da cui la fede cristiana ci ha liberato, che alimentano i persistenti conflitti generazionali tra giovani e anziani".

Ma è un errore pensare che questa idea non esista "nelle società più avanzate e moderne". Francesco sostiene che "oggi è diffusa la convinzione che gli anziani facciano gravare sui giovani il costo delle cure di cui hanno bisogno". Tuttavia, il Pontefice avverte che questa "è una percezione distorta della realtà". Il Papa afferma che "il contrasto tra le generazioni è un inganno e un frutto avvelenato della cultura dello scontro".

Il problema, dice il Vescovo di Roma nel suo messaggio, è che quando perdiamo di vista il valore di ogni persona, "le persone diventano solo un peso gravoso". Questa convinzione è così diffusa che gli anziani finiscono per accettarla "e arrivano a considerarsi un peso, desiderando essere i primi a farsi da parte".

Una cultura adatta a tutti

In questa situazione, il Papa mette in guardia dalla trappola dell'individualismo, che è permeato da questa mentalità conflittuale. Vedendosi in età avanzata, "bisognosi di tutto", ci si ritrova soli, "senza alcun aiuto, senza nessuno su cui contare. È una triste scoperta che molti fanno quando è troppo tardi".

Di fronte alla cultura dominante, il Santo Padre propone l'esempio biblico di Ruth, che rimane con la suocera Naomi. Ella "ci insegna che all'appello "non abbandonarmi" è possibile rispondere "non ti abbandonerò"". La sua storia ci permette di "percorrere un nuovo cammino" e di "immaginare un futuro diverso per i nostri anziani".

Gli anziani, tesoro della Chiesa

Il Papa utilizza il suo messaggio per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani per ringraziare "tutte quelle persone che, pur con molti sacrifici, hanno seguito concretamente l'esempio di Ruth e si prendono cura di una persona anziana, o semplicemente mostrano ogni giorno la loro vicinanza a parenti o conoscenti che non hanno nessuno".

Francesco conclude incoraggiando i cattolici a essere vicini agli anziani e a riconoscere "il ruolo insostituibile che essi hanno nella famiglia, nella società e nella Chiesa". Dà anche la sua benedizione ai "cari nonni e anziani, e a tutti coloro che li accompagnano", promettendo di pregare per loro e chiedendo loro di pregare anche per lui.

IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

Nel 2024, la quarta Giornata mondiale dei nonni e degli anziani si celebrerà il 28 luglio. Il motto scelto da Papa Francesco è "Nella vecchiaia non abbandonarmi", tratto dal Salmo 71. Il Pontefice si è spesso concentrato sugli anziani nel corso del suo pontificato, assicurando che la vecchiaia "è una stagione per continuare a portare frutto".

Identificandosi come anziano in molte occasioni, il Santo Padre ha celebrato la prima giornata di questo tipo nel 2021 e ogni anno cerca di incoraggiare tutta la Chiesa a valorizzare il contributo dei nonni e degli anziani alla società e alla fede.

Tema della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani 2024 (foto CNS / Per gentile concessione del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita)
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