Vaticano

Francesco valorizza i carismi dei laici e Carlo Acutis sarà santo nel 2025

La considerazione che "i laici non sono gli ultimi, ma hanno carismi propri con i quali contribuiscono alla missione della Chiesa"; l'annuncio della canonizzazione del Beato Carlo Acutis nel Giubileo degli Adolescenti del 2025; un incontro mondiale sui Diritti del Fanciullo e i mille giorni di guerra in Ucraina, hanno occupato il cuore del Papa questa mattina.

Francisco Otamendi-20 novembre 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
PRANZO DEL PAPA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Papa Francesco con un gruppo di bambini il 17 novembre 2024 (foto CNS/Pablo Esparza).

Come seguito alle sue catechesi nella Pubblico Questa mattina, in cui ha affermato che "i laici non sono una sorta di collaboratori esterni o truppe ausiliarie del clero, ma hanno carismi e doni propri con cui contribuire alla missione della Chiesa", Papa Francesco ha annunciato questa mattina la canonizzazione del Beato Carlo AcutisIl giovane italiano, morto a 15 anni per una leucemia fulminante, era caratterizzato da un grande amore per l'Eucaristia. 

Inoltre, il Papa ha indicato anche la canonizzazione del Beato Pier Giorgio Frassati. Il Beato Carlo Acutis sarà canonizzato durante il Giubileo degli adolescenti, che si terrà dal 25 al 27 aprile 2025, mentre Pier Giorgio Frassati sarà elevato agli altari durante il Giubileo dei giovani, che si svolgerà dal 28 giugno al 3 agosto del prossimo anno.

Lo Spirito Santo parla attraverso i carismi

La decisione del Papa si inserisce nel tema dell'Udienza di mercoledì 20 novembre, in cui la catechesi di Papa Francesco si è concentrata sul tema "I doni della Sposa. Carismi, doni dello Spirito per il bene comune", basandosi sulla prima Lettera di San Paolo ai Corinzi (1 Cor 12,4-7,11).

Il Romano Pontefice ha esordito sottolineando che "nelle ultime tre catechesi abbiamo parlato dell'opera santificatrice dello Spirito Santo, che si realizza nei sacramenti, nella preghiera e seguendo l'esempio della Madre di Dio". 

Ma oggi ha suggerito di ascoltare "ciò che dice un famoso testo del Concilio Vaticano II: 'Inoltre, lo stesso Spirito Santo non solo santifica e dirige il Popolo di Dio attraverso i sacramenti e i misteri e lo adorna di virtù, ma distribuisce anche grazie speciali tra i fedeli di ogni condizione, distribuendo a ciascuno i suoi doni come vuole'" (Lumen Gentium, 12)". Ha poi fatto riferimento a "questo secondo modo in cui lo Spirito Santo opera nella Chiesa, che è l'azione carismatica".

Valorizzare il ruolo dei laici nella Chiesa

"In primo luogo, il carisma è un dono dato per il bene comune, per il bene della Chiesa, piuttosto che per la propria santificazione; in secondo luogo, il carisma è un dono dato "a uno", o "ad alcuni" in particolare, non a tutti allo stesso modo, e questo è ciò che lo distingue dalla grazia santificante, dalle virtù teologali e dai sacramenti, che sono identici e comuni a tutti", ha detto il Santo Padre.

Il Papa ha poi aggiunto che "la comprensione della ricchezza dei carismi ci aiuta ad apprezzare il ruolo della Chiesa e dei suoi membri". laici nella Chiesa, poiché i laici possiedono carismi e doni propri con cui contribuiscono in modo speciale alla sua missione nel mondo. Non si tratta di capacità spettacolari, ma di doni ordinari che acquistano un valore straordinario perché ispirati dallo Spirito Santo.

In questo senso, il Romano Pontefice ha sottolineato nella sua catechesi che "Benedetto XVI ha detto: "Guardando alla storia dell'era post-conciliare, si può riconoscere la dinamica del vero rinnovamento, che spesso ha assunto forme inaspettate in momenti vivaci e che rende quasi tangibile l'inesauribile vivacità della Chiesa, la presenza e l'azione efficace dello Spirito Santo".

I carismi al servizio della Chiesa

Nel suo saluto ai pellegrini in varie lingue, il Successore di Pietro ha incoraggiato: "Chiediamo allo Spirito Santo di concederci di crescere nella virtù della carità, per scoprire e mettere i nostri carismi al servizio della Chiesa ed essere grati per i carismi degli altri, riconoscendo che contribuiscono al bene di tutti. Il Signore vi benedica e la Vergine Santa vegli su di voi".

"Dobbiamo riscoprire i carismi, perché questo significa che la promozione dei laici e delle donne in particolare è intesa non solo come un fatto istituzionale e sociologico, ma nella sua dimensione biblica e spirituale", ha sottolineato Francesco.

Infine, dopo aver ricordato che i laici "Quando si parla di carismi - ha sottolineato - bisogna subito dissipare un equivoco: quello di identificarli con doni e capacità spettacolari e straordinarie; si tratta invece di doni ordinari, ognuno con il proprio carisma, che acquistano un valore straordinario quando sono ispirati dallo Spirito Santo e incarnati nelle situazioni della vita con amore".

Il Papa ha concluso affermando che "la carità moltiplica i carismi, fa sì che il carisma di uno, di una sola persona, sia il carisma di tutti".

Ucraina: il dialogo al posto delle armi

Il Papa ha anche annunciato un incontro mondiale per i diritti dei bambini il 3 febbraio a Roma (è stato fotografato con decine di bambini in Piazza San Pietro), e ha ricordato con immenso rammarico i mille giorni di guerra in Ucraina, chiedendo che "il dialogo sostituisca le armi". In questo contesto, ha letto alcuni paragrafi di una lettera indirizzatagli da uno studente universitario ucraino.

Il Romano Pontefice ha anche ricordato la solennità di Cristo Re dell'Universo di domenica prossima e la festa della Presentazione della Vergine Maria di domani, in cui si celebra la Giornata pro Orantibus.

L'autoreFrancisco Otamendi

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