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Monsignor Fisichella: "La speranza ci fa compagnia".

In preparazione al Giubileo del 2025, Omnes ha parlato con Mons. Rino Fisichella, organizzatore e coordinatore dell'evento.

Giovanni Tridente-8 giugno 2023-Tempo di lettura: 3 minuti

Mons. Rino Fisichella ©CNS/Vatican Media

"Uno dei compiti che dobbiamo assumerci come Chiesa in questo momento storico è sicuramente quello di raggiungere tutti attraverso il messaggio che il Giubileo porta con sé. E questo messaggio è il messaggio della speranza. Non è un caso che Papa Francesco abbia scelto come motto 'Pellegrini della speranza'. Questo significa che siamo in cammino, ma non siamo soli: è proprio la speranza a farci compagnia". Sono le parole di monsignor Rino Fisichella, proprefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, a cui Papa Francesco ha affidato l'organizzazione e il coordinamento della prossima Giornata della Speranza. giubileo 2025L'evento è stato organizzato nell'ambito di un'iniziativa di presentazione dei lavori preparatori dell'evento a cui Omnes ha partecipato.

Come rappresentare la speranza?

- È difficile rappresentare la speranza, ma credo che con il logo scelto per il Giubileo ci siamo riusciti in qualche modo. La speranza è innanzitutto la croce di Cristo, che è il segno dell'amore del Padre. Ma quella croce ha la forma di una vela ed è rivolta a quattro persone che si aggrappano l'una all'altra, mentre la prima si aggrappa alla croce; rappresentano il mondo intero dai quattro angoli del mondo. La croce termina con un'ancora: nel mare spesso tempestoso della nostra vita, abbiamo la certezza e la fiducia di sapere a chi possiamo rivolgerci.

Una chiara preoccupazione nel magistero di Papa Francesco...

- Il Papa si fa interprete delle esigenze del popolo cristiano. Il Papa appartiene al popolo dei credenti e quindi vive con noi le gioie, le speranze e le aspettative. Francesco, come ogni pontefice, ha una visione universale, grazie a tutti gli uomini e le donne di ogni strato sociale che incontra ogni giorno, e proprio per questo dà voce anche a chi non ha voce, soprattutto ai più poveri ed emarginati.

Come possiamo, come Chiesa, vivere questa dinamica di apostolato?

- Quando parliamo di Chiesa, dobbiamo innanzitutto vedere la Chiesa che il Signore ha voluto. E il Signore ha voluto che lo Spirito Santo fosse in mezzo a noi, per guidarci a raggiungere la pienezza dell'insegnamento che Gesù ci ha dato. Il nostro "essere Chiesa" è prima di tutto partecipare alla vita che Dio ci ha dato. Per questo ogni battezzato è Chiesa, ma tutti i battezzati insieme, se non vivono alla presenza dello Spirito e non si riempiono della presenza dello Spirito, sono solo un gruppo sociale. Il desiderio di far parte della Chiesa non è quello di costringerci a riempire la giornata di cose, ma di avere una relazione con Dio, che a sua volta ci insegna a relazionarci tra di noi.

Inaugurazione del Centro dei Pellegrini

Mercoledì 7 giugno, alla presenza del Cardinale Segretario di Stato, è stato inaugurato il Centro Pellegrini - Info Point in via della Conciliazione, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, che accoglierà i milioni di fedeli che arriveranno a Roma per la Giornata Mondiale della Pace. giubileo 2025.

Presso il Centro sarà possibile ottenere informazioni preliminari sull'Anno Santo e sull'organizzazione del pellegrinaggio a Roma, oltre ad essere un punto di incontro per i volontari che aiuteranno i pellegrini e i turisti. Sarà inoltre possibile iscriversi al pellegrinaggio alla Porta Santa e ai vari eventi che si stanno preparando. "Vogliamo che l'esperienza del pellegrinaggio a Roma sia un'esperienza di famiglia", ha detto il cardinale Parolin dopo la benedizione dei locali. "Qui c'è il centro visibile della fede cattolica e il mio desiderio è che tutti si sentano figli di questa madre che vuole abbracciare tutti".

L'autoreGiovanni Tridente

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