Vaticano

Donne e Sinodo

Suor Nadia Coppa, presidente dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), Anna Maria Tarantola, presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice e la teologa Simona Segoloni discutono con Omnes della partecipazione delle donne all'assemblea sinodale.

Federico Piana-22 giugno 2023-Tempo di lettura: 3 minuti

Anna Maria Tarantola con Papa Francesco ©FotoCNS/Media Vaticani

Sono proprio alcune delle donne più impegnate a livello ecclesiale ad abbattere ogni dubbio, se mai ce ne fosse stato: sulla strada del Sinodo, l'universo femminile ha trovato il suo spazio di ascolto e condivisione. Alcuni esempi? Partiamo dalla decisione epocale di Papa Francesco di estendere la partecipazione all'assemblea sinodale, in programma il prossimo ottobre in Vaticano, a religiosi, consacrati e laici, la metà dei quali dovranno essere donne. Tutti avranno diritto di voto, come i vescovi. Suor Nadia Coppa, presidente dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), ha giudicato l'elezione positivamente sorprendente, sottolineando che "arricchisce il dinamismo ecclesiale, mostrando tutta la ricchezza delle nostre diversità che si esprimono in molteplici carismi".

E poi c'è Anna Maria Tarantola, presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, che vede questa elezione come parte di un più ampio progetto di promozione delle donne nella Chiesa avviato dal Papa fin dall'inizio del suo pontificato. "È un ulteriore passo avanti", dice, "che mi ha dato una grande emozione. È un riconoscimento del fatto che le donne possono dare un contributo in ambiti apparentemente lontani da loro". Di grande apertura e innovazione parla anche la teologa Simona Segoloni. La professoressa, vicepresidente del Coordinamento delle teologhe italiane e docente all'Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma, afferma con soddisfazione che questa "era una decisione attesa da tempo. Ora si è capito che il Sinodo dei vescovi non riguarda solo i vescovi, ma rappresenta tutta la Chiesa. Si potrebbe dire: era ora.

Nella Chiesa, il ruolo delle donne è cresciuto

Nella lunga conversazione con Omnes, le tre donne non si limitano però a soffermarsi sul Sinodo, sottolineando che il contributo delle donne è stato e sarà fondamentale: estendono la loro riflessione anche al cambiamento del ruolo delle donne nella Chiesa. Tutte e tre partono da un punto comune e condiviso: con il pontificato di Papa Francesco questo ruolo è cresciuto in quantità e qualità.

Suor Nadia Coppa utilizza una frase pronunciata a Manila nel 2015 dallo stesso pontefice per far capire come la crescita delle donne nella Chiesa sia un presupposto irrinunciabile per FranciscoIl Papa ha avuto il coraggio di dire che le donne sanno vedere le cose con occhi diversi da quelli degli uomini. E poi ha aggiunto che le donne sanno porre domande che gli uomini non possono nemmeno immaginare, perché hanno dentro di sé qualcosa di straordinario: la sorgente della vita. Le donne sanno tenere insieme i sogni e la concretezza.

Nomine ai vertici: un segnale di cambiamento

Concretezza, senza dubbio. Una qualità che caratterizza anche l'elezione delle donne recentemente nominate a capo di importanti istituzioni vaticane, come il Governatorato e la Congregazione per i Vescovi. "Sono passi che indicano la fine della discriminazione, del pregiudizio", afferma il professor Segoloni, secondo il quale "tutto questo non era affatto scontato. Ora, però, dobbiamo consolidare questa prassi affinché diventi abituale e istituzionalizzata".

Il futuro delle donne nella Chiesa, Anna Maria Tarantola - che in passato ha ricoperto alti incarichi in Banca d'Italia e nella radiotelevisione di Stato italiana, compiti prima impensabili per una donna - lo vede proiettato verso l'uguaglianza e l'inclusione, nel rispetto dei diversi ruoli: "Nelle encicliche, le donne nella Chiesa hanno un ruolo da svolgere nella Chiesa e nel mondo. Laudato Sì e Fratelli Tutti - conclude - Papa Francesco ci ha indicato la strada: dobbiamo rendere il nostro mondo più equo e inclusivo con azioni concrete e realizzabili".

L'autoreFederico Piana

 Giornalista. Lavora per la Radio Vaticana e collabora con L'Osservatore Romano.

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