Spagna

"Dobbiamo presentare la nostra fede in un dialogo che non la impoverisca".

I delegati episcopali e i direttori dei segretariati per le relazioni interconfessionali si sono incontrati telematicamente il 22 e 23 febbraio per analizzare la realtà del pluralismo religioso in Spagna.

Maria José Atienza-2 marzo 2021-Tempo di lettura: < 1 minuto
Riunione di pace ottobre 2020

Foto: ©2021 Catholic News Service / Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti d'America

Siete a Conferenza XXXorganizzati dalla Sottocommissione per le relazioni interreligiose, si sono svolti sullo sfondo del Documento sulla fraternità umana per la pace nel mondo e la convivenza comune, firmato da Papa Francesco e dall'Imam Al-Tayyen ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019, nonché dell'ultima enciclica del Papa, Fratelli tutti.

Dialogo senza diluire la fede

Con questa premessa, i delegati hanno espresso la preoccupazione di rispondere alla realtà del pluralismo religioso che esiste nel nostro Paese e che deve portarci a considerare la nostra fede in un dialogo aperto all'"altro", che, lungi dall'impoverire o diluire l'identità cattolica, la arricchisce.

Tra i relatori della conferenza, il Prof. Diego Sarrio, Rettore dell'Università di Barcellona. Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica(PISAI) di Roma, il Prof. Gonzalo Villagrán, Rettore dell'Università di Roma. Facoltà di Teologia di Granada e Sua Beatitudine l'Arcivescovo Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme.

Inoltre, è stata affrontata la sfida del terrorismo jihadista, con la partecipazione degli esperti David Garriga e Said El-Gazhi, membri del CISEG (Intelligence and Global Security Community). Il Prof. Francisco Díez de Velasco ha anche offerto una mappa della presenza buddista in Spagna.

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