Cultura

"Gli sposi" di Alessandro Manzoni

Terza puntata che commenta le grandi opere della letteratura con una visione cristiana positiva. In questa occasione commentiamo "I Promessi Sposi", di Alessandro Manzoni, considerato, insieme al "...", una delle opere più importanti della letteratura mondiale.Divina CommediaL'opera dantesca più importante della letteratura italiana.

Gustavo Milano-22 settembre 2022-Tempo di lettura: 2 minuti
manzoni gli sposi

Immagine: Alessandro Manzoni (1785-1873). ©Wikipedia Commons

Nel 1827 Alessandro Manzoni pubblica la prima edizione del suo romanzo "I promessi sposi". La seconda edizione, pesantemente rivista, fu pubblicata nel 1840. La trama è ambientata in Lombardia, nell'Italia settentrionale, tra il 1628 e il 1630, e racconta la storia di Renzo e Lucia, che vogliono sposarsi, ma incontrano una serie di impedimenti civili ed ecclesiastici al loro matrimonio. In questo breve articolo intendo indicare quattro punti principali di questa opera, che tra l'altro è una delle preferite di Papa Francesco.

L'amore ne "Gli sposi".

La prima nota è che si tratta di un romanzo storico, cioè che, nel mezzo della sua narrazione romanzata, racconta eventi realmente accaduti, come la dominazione spagnola a Milano, la monaca di Monza, la grande peste del 1629-1631, le rivolte del pane a Milano e la vita del cardinale Federico Borromeo. In alcuni momenti l'autore si concede una digressione dal filo conduttore della trama per raccontare questi episodi paralleli, che arricchiscono notevolmente la narrazione e le conferiscono una certa qualità didattica.

Poi, la seconda nota è quella del nobile amore tra Renzo e Lucía. Hanno personalità molto diverse, reagiscono in modo molto differente alle stesse situazioni, ma sanno di essere complementari e vedono chiaramente che il loro destino è quello di essere uniti. Che il rispetto reciproco, l'amore e la fedeltà siano le basi di una vita matrimoniale felice è molto più di una bella frase.

Una ricca antropologia

In terzo luogo, evidenzia il tema della speranza in due modi diversi. Da un lato, di fronte alle difficoltà causate da se stessi: Renzo si mette nei guai per la propria debolezza e viene invitato a non perdersi d'animo se vuole raggiungere il suo obiettivo di sposare Lucía. Dall'altro lato, le difficoltà causate dagli errori altrui: se non fosse per il cattivo carattere di Don Rodrigo, tutto sarebbe in pace fin dall'inizio. Ma con la forza del perdono e la fiducia nella Provvidenza divina - entrambe ancorate alla speranza - questi contrattempi vengono sempre superati.

Infine, la quarta nota de "Gli sposi" è la ricchezza di sfumature nella caratterizzazione dei personaggi, con le loro azioni e reazioni proporzionate. Nel corso della lettura io personalmente - e spero anche voi - sono stata sottoposta a una valanga di emozioni distanti tra loro come lo shock, la delusione, le risate, il dolore, l'ammirazione, la rabbia, la nostalgia, tra le altre. Il narratore ci accompagna tra militari, affamati, religiosi, politici, nobili e una vasta gamma di persone comuni, lavoratori della classe media, come i due protagonisti stessi.

"Gli sposi" presenta, in breve, il vero amore tra un uomo semplice e una donna semplice che, dal momento del fidanzamento, non cercano il proprio bene, ma quello dell'altro. In questo modo e solo in questo modo sono in grado, con l'aiuto di colui che ha istituito il sacramento stesso del matrimonio, Dio, di superare ogni cosa e ogni ostacolo che si frappone al loro cammino.

L'autoreGustavo Milano

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