È un libro di viaggio, con la particolarità che, in questa occasione, l'autore inizia il suo libro il 13 marzo 2020, un giorno prima che il governo decretasse il confino di tutta la Spagna. Il luogo scelto è un vecchio torchio a Cáceres, nella Sierra de los Lares.
Libro
In contrasto con gli eventi tragici e dolorosi vissuti da tutti noi a causa della pandemia COVID, l'autore ci invita a contemplare la natura, a commuoverci per la sua bellezza e a scoprire il suo autore.
La prosa semplice di Llamazares possiede a volte una grande forza descrittiva che rende facile per l'immaginazione del lettore non solo vederlo, ma anche sentirne l'odore e persino l'udito. "La gamma dei verdi andava dalla morbidezza dell'erba appena nata, al più scuro degli ulivi e al quasi nero dei lecci, passando per tutte le zone intermedie. Una tavolozza cromatica che cambiava con i giorni".. "Camminare attraverso di esse... è come entrare in un tunnel profumato, soprattutto nel momento in cui la zagara si risveglia e riempie tutto con la sua dolcezza".. "Merli e usignoli facevano da colonna sonora alla mia tranquillità"..
Si dice che il Paradiso sia per coloro che sanno già goderselo qui sulla terra, per questo ci teniamo tanto a imparare a godere delle cose semplici, come dice l'autore: "Intorno a noi tutto era un invito a godere, a contemplare e a godersi la vita tranquilla e silenziosa... Ci siamo accontentati di goderci la tranquillità della montagna con un vermouth e del formaggio seduti sull'erba".
Da qui anche l'interesse a farci apprezzare la bellezza che è alla portata di tutti, la bellezza della natura, una qualità che Llamazares possiede senza dubbio. "Il 19 aprile il sole ha finalmente brillato dopo una settimana di pioggia ininterrotta. Lo ha fatto a metà pomeriggio, con grande spettacolarità, e la campagna, come uno specchio, si è riempita di una luce brillante che ha illuminato la vegetazione".
Per lasciarsi emozionare da un paesaggio, è necessario sviluppare la nostra sensibilità, come dimostra l'autore. "La primavera estremadoregna era al massimo del suo splendore e la campagna era in festa con tutti i suoi colori e le sue luci, dal giallo delle corone dei re e dei ranuncoli al bianco delle margherite e al viola bluastro dei gigli. Come se cadessero dal cielo invece di spuntare dalla terra, i fiori coloravano tutto, trasformando il paesaggio in un arazzo fiammingo... Il miracolo della natura si ripeteva per un altro anno... e noi eravamo entusiasti di assistervi... questo, ormai, era già uno spettacolo in sé... sembrava un arazzo di fiori, un acquerello dipinto da un pittore invisibile che si nascondeva dietro le nuvole".
La saggezza permette di rendersi conto di quando si è privilegiati, come afferma Llamazares: "Siamo stati fortunati a trovarci dove eravamo e a poter godere di una natura che la maggior parte delle persone doveva immaginare dalle proprie case".. E il fatto è che, dalla consapevolezza del privilegio, si gode ancora di più delle cose semplici e nasce una gratitudine spontanea.