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Si conclude il Congresso generale straordinario dell'Opus Dei

Il Prelato dell'Opus Dei ha indirizzato una lettera ai membri della Prelatura per ringraziarli delle loro preghiere e per sottolineare l'atmosfera di affiliazione, fraternità e gioia vissuta durante questi giorni.

Maria José Atienza-18 aprile 2023-Tempo di lettura: 2 minuti
opus dei

Foto: Alcune congressiste dell'Opus Dei ©Opus Dei

Mons. Fernando Ocáriz, prelato dell'Opus Dei, ha diretto un'intervista a lettera ai fedeli dell'Opus Dei dopo la conclusione della Congresso Generale Straordinario che, per quattro giorni, si è svolta a Roma per adeguare gli statuti della Prelatura alle indicazioni date dalla Papa Francesco nel Motu Proprio Ad charisma tuendum.

Fernando Ocáriz ha ringraziato i fedeli dell'Opus Dei per le loro preghiere per i frutti di questo Congresso Generale straordinario.

Ha inoltre ricordato che i suggerimenti "non applicabili a quanto richiesto dalla Santa Sede potranno essere studiati nelle prossime settimane di lavoro e in preparazione del prossimo Congresso generale ordinario, che si terrà nel 2025". I congressi ordinari della Prelatura si tengono ogni otto anni.

Nella breve missiva, Ocáriz sottolinea che i membri del congresso "hanno potuto lavorare in modo approfondito sui suggerimenti ricevuti da tutte le regioni e sta prendendo forma una proposta di adeguamento degli Statuti" che risponde alla richiesta del Papa nel motu proprio Ad charisma tuendum".

Questo lavoro, una volta ordinato e sistematizzato, "sarà consegnato alla Santa Sede nei prossimi mesi". Infatti, il risultato finale di queste giornate "si conoscerà solo dopo uno studio della Santa Sede, che ha l'ultima parola".

Membri dell'Opus Dei nelle loro rispettive diocesi

Quasi 300 uomini e donne della Opus Dei provenienti da tutto il mondo che, nel corso di quattro giorni (12-16 aprile), hanno delineato i cambiamenti rilevanti negli statuti di quello che è, per il momento, l'unico prelatura personale esistenti nella Chiesa cattolica.

Come ha sottolineato una di queste deputate in un'intervista a Omnes, Marta Risari "Sarebbe interessante specificare che i laici sono fedeli delle loro diocesi (come qualsiasi altro laico). Essere parte della Opus Dei non toglie nulla alla loro fedeltà alle diocesi. Sebbene per noi sia ovvio, forse non è stato espresso esplicitamente nella Statuti".

Lo stesso punto è stato sottolineato da monsignor Fernando Ocáriz in questo messaggio finale. In esso sottolinea che "si è cercato di esprimere più chiaramente la dimensione carismatica dell'Opera, che viene vissuta e realizzata in comunione con le Chiese particolari e con i Vescovi che le presiedono". 

Paternità, filiazione e fraternità

Il presule ha voluto anche sottolineare che il "Prelatura dell'Opus Dei è una famiglia, frutto di legami di paternità, filiazione e fraternità". Una fraternità che è stata particolarmente presente in questi giorni con l'incontro di persone provenienti da tutto il mondo che hanno contribuito "a pregare gli uni per gli altri e specialmente per coloro che vivono in nazioni colpite dalla guerra, o da varie forme di povertà e di bisogno".

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