Martedì 21 maggio 2024, il Pontificia Università Urbaniana ospiterà un congresso internazionale dal titolo "100 anni di Concilium Sinense: tra storia e presente", in commemorazione del centenario del Primo Concilio della Chiesa Cattolica in Cina. Questo storico evento, che si è svolto nella cattedrale di Sant'Ignazio di Loyola in Cina, è stato organizzato in collaborazione con la Chiesa cattolica cinese. Shanghai nel 1924, ha segnato una pietra miliare nella missione apostolica e nel processo di sviluppo della Chiesa locale in Cina, sottolineando l'importanza di una Chiesa autoctona guidata da vescovi e sacerdoti autoctoni.
Un po’ di storia
L'evento, ormai vecchio di un secolo, è stato convocato nel contesto della lettera apostolica "...".Massimo Illud"Papa Benedetto XV e nacque come tentativo di radicare profondamente la fede cristiana nel tessuto sociale e culturale cinese. Infatti, il Papa, il cui nome di nascita era "Giacomo della Chiesa", nella sua lettera del 1919, esortava a riconoscere che la fede in Cristo non era estranea a nessuna nazione e che essere cristiani non implicava la sottomissione a potenze straniere. Il Consiglio di Shanghai si allineò a questa visione, promuovendo l'autonomia ecclesiastica cinese e combattendo le influenze coloniali sulle pratiche ecclesiastiche.
Durante il "Concilio Sinense" furono prese decisioni cruciali per la crescita di un clero indigeno. Vescovi e sacerdoti del Paese asiatico furono incoraggiati ad assumere la guida delle comunità locali, il che segnò una svolta decisiva nella storia della Chiesa cattolica in Cina. Le disposizioni conciliari miravano quindi a contrastare la mentalità coloniale e a favorire la formazione di un'identità ecclesiale specifica di quel contesto territoriale. Ciò includeva anche la promozione di sinodi diocesani, incontri tra religiosi e laici e il sostegno alla creazione di associazioni guidate da laici.
Il Convegno del Centenario
Il Convegno Internazionale organizzato all’Urbaniana non sarà solo una celebrazione storica, ma un'occasione per riflettere sull'attualità di quell'esperienza sinodale, fanno sapere in una nota i responsabili dell’Agenzia Fides, l’altro organismo che con l’Università dipende direttamente dal Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiesa particolari), e che insieme alla Commissione Pastorale per la Cina sta coordinando i lavori.
L'evento vedrà la partecipazione del Vescovo di Shanghai, Giuseppe Shen Bin, del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, e del Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione che terrà il discorso conclusivo.
Previsti anche contributi di accademici e ricercatori cinesi come la professoressa Zheng Xiaoyun, Presidente dell’Istituto delle Religioni Mondiali dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, e del professor Liu Guopeng, ricercatore presso lo stesso organismo.
I lavori saranno introdotti da un video-messaggio di Papa Francesco e dalla proiezione del documentario “Tra storia e presente. 100 anni dal Concilio di Shanghai”.
Tra memoria e profezia
Il Concilio di Shanghai, con le sue decisioni innovative, continua a essere “una fonte di ispirazione per la Chiesa contemporanea”, si legge nel materiale preparatorio. La promozione di un clero locale e l'indigenizzazione della Chiesa sono temi che risuonano infatti ancora oggi, specialmente in un'epoca di globalizzazione e di crescenti tensioni interculturali. Il convegno cercherà di trarre insegnamenti da quell’esperienza per affrontare le sfide moderne dell’evangelizzazione.
Uno sguardo in avanti, per continuare a costruire, con speranza e determinazione, una Chiesa che sia veramente cattolica, nel senso più pieno e universale del termine.