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60 anni di meraviglie: tre Università Pontificie celebrano la comunicazione

Tre università pontificie romane celebrano il 60° anniversario di "Inter mirifica", uno dei primi decreti approvati dal Concilio Vaticano II, dedicato ai media.

Giovanni Tridente-8 novembre 2023-Tempo di lettura: 2 minuti

©OSV

Tre università pontificie romane unite dalla passione per la comunicazione celebrano insieme il 60° anniversario di uno dei primi decreti approvati dal Concilio Vaticano II, la "Dichiarazione del Consiglio d'Europa".Inter mirificaLa rubrica "Media", pubblicata il 4 dicembre 1963, era dedicata ai media.

Mettendo in pratica l’invito di Papa Francesco a “fare rete” tra Università e Facoltà ecclesiastiche per “studiare i problemi di portata epocale che investono oggi l’umanità, giungendo a proporre opportune e realistiche piste di risoluzione” (Veritatis gaudium), la Pontificia Università della Santa Croce - attraverso la sua Facoltà di Comunicazione Istituzionale -, la Pontificia Università Lateranense - con l’Istituto Pastorale Redemptor Homnis - e l’Università Pontificia Salesiana - mediante la Facoltà di Comunicazione Sociale -, hanno organizzato una tre giorni di riflessione sull’importante testo conciliare e sulla sua storicità e attualizzazione.

È stato senza dubbio uno dei semi più fertili della Concilio Vaticano IIche ha avuto il merito di avviare il moderno cammino della Chiesa nei territori della comunicazione. È sempre citato quando si parla del legame tra Chiesa e mass media, è fonte bibliografica di ricerche e tesi di laurea, è al centro di seminari e giornate di studio come quella che si sta organizzando a Roma.

Il primo giorno del Simposio intitolato 60 anni di meraviglie”, è iniziato martedì 7 novembre presso l’Università della Santa Croce, attraverso la presentazione della prospettiva storico-istituzionale, guardando al documento Inter Mirifica anche in relazione ai documenti precedenti, al magistero preconciliare sulla comunicazione, alla stessa comunicazione istituzionale durante il Concilio e alle implicazioni sugli uffici di comunicazione della Chiesa.

Il giorno successivo l’attività coinvolge la Pontificia Università Lateranense, focalizzando l’attenzione sulla dimensione teorico-pratica della pastorale della comunicazione, guardando ad esempio ai modelli di teologia di comunicazione, ai vincoli del Documento con il contesto mediatico odierno e alla pastorale della comunicazione digitale.

L’ultimo giorno è l’Università Pontificia Salesiana a ospitare il Congresso, incentrando i vari interventi sull’attualizzazione del documento alla luce della logica delle Reti, e in particolare Chiesa digitale, intelligenza artificiale, formanti e strumenti di comunicazione in rete.

“Riflettere oggi sull’Inter Mirifica significa collocarsi in una prospettiva di ricerca accademica innovativa, non più cristallizzata sul proprio specifico identitario e sulla propria proposta formativa”, ha dichiarato in proposito Massimiliano Padula, sociologo alla Lateranense e tra i promotori dell’iniziativa.

Al Congresso intervengono tra gli altri i Decani delle tre realtà organizzatrici, Daniel Arasa per la Santa Croce, Paolo Asolan per la Lateranense e Fabio Pasqualetti per la Salesiana. Quindi studiosi studiosi di varie discipline come la sociologa Mihaela Gavrila, il filosofo Philip Larrey, e il teologo José María La Porte.

Un’ottima occasione, insomma, per mettere in pratica l’altro invito di Papa Francesco in Veritatis gaudium, la Costituzione apostolica dedicata alle Università e Facoltà ecclesiastiche, ossia quello di integrare diverse competenze intellettuali per realizzare “l’inter- e la trans-disciplinarietà da esercitare con sapienza e creatività nella luce della Rivelazione”.

L'autoreGiovanni Tridente

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