Il Commissione Nuovi Martiri - Testimoni della fede ha iniziato i suoi lavori il 9 novembre. Si tratta di una commissione con uno sguardo ecumenico, in quanto terrà conto delle testimonianze offerte dai cristiani di altre confessioni.
La nuova commissione si appoggerà sul lavoro svolto in questa linea di martirio ecumenico dalla Agenzia Fides che ogni anno raccoglie i nomi dei cristiani di diverse confessioni uccisi a causa della loro fede.
Questi rapporti saranno ora integrati dal lavoro dei vescovi, delle congregazioni religiose e di coloro che sono custodi della memoria di questi cristiani.
Martiri del XXI secolo
La prima fase di questo lavoro riguarderà i cristiani che hanno dato la vita dal 2000 a oggi. Attualmente sono più di 550 i martiri di cui si conoscono le circostanze della morte e il loro servizio alla Chiesa e al popolo di Dio. È stato creato un sito web per accompagnare il lavoro della Commissione e fornire informazioni essenziali.
Inoltre, sono già note le prime linee di impegno e la metodologia che verrà seguita da questa nuova commissione, per la quale sono previste sinergie esterne, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione dei contesti continentali, regionali e nazionali in cui è avvenuta questa donazione di vita per Cristo.
In questo contesto, è stato ricordato il contributo di molti fedeli delle Chiese cattoliche orientali, con particolare attenzione al Medio Oriente e all'Asia. È stato inoltre ricordato il valore ecumenico del martirio in senso lato e la necessità di tenere conto della ricchezza della testimonianza offerta dai cristiani di altre confessioni.
Inoltre, mons. Fabio Fabene, segretario del Dicastero per le Cause dei Santi, ha messo a disposizione della Commissione le risorse umane e tecniche necessarie per svolgere il compito affidatole. Inoltre, insieme allo storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, sono state riviste le ricerche precedenti, traendone suggerimenti per studi futuri.
I martiri: un tesoro della memoria cristiana
Un lavoro di cooperazione che mira a riconoscere la vita di questi testimoni, "la cui vita e la cui morte sono segnate dal Vangelo, dall'amore per i più deboli, dalla ricerca della pace, dal confronto doloroso con i molteplici disegni del male, senza mai abbandonare la fede nel bene", secondo la nota della Santa Sede che informa dell'inizio dei lavori di questa nuova commissione.
Già a luglio, Papa Francesco aveva annunciato la creazione di questa Commissione ecumenica per i nuovi martiri. Nella lettera, il pontefice sottolinea che "i martiri nella Chiesa sono testimoni della speranza che viene dalla fede in Cristo e incita alla vera carità".
Essi "hanno accompagnato la vita della Chiesa in ogni tempo e fioriscono come 'frutti maturi ed eccellenti della vigna del Signore' anche oggi". E ancora oggi la memoria dei martiri rappresenta un "tesoro" che la comunità cristiana è chiamata a custodire.
Alcuni testimoni di Cristo oggi
Ogni anno, dagli anni '80, l'agenzia Fides pubblica un rapporto sui missionari uccisi nel corso del loro lavoro pastorale. I rapporti riportano una breve biografia di questi nuovi testimoni della fede, la maggior parte dei quali sono stati uccisi non durante missioni ad alto rischio, ma mentre erano immersi e immersi nell'ordinarietà della loro vita e del loro lavoro apostolico, offerto in dimenticanza di sé e per il bene di tutti, compreso - a volte - il proprio sangue e la propria carne.
Tra questi rapporti figurano, ad esempio, il nome di padre Jacques Hamel, sgozzato nella sua chiesa di Rouen, vicino all'altare dell'Eucaristia, nel 2016, o l'omicidio di padre Roberto Malgesini, sacerdote lombardo accoltellato a morte da una delle innumerevoli persone che aveva assistito gratuitamente e che figura nel rapporto 2020.
Il dossier pubblicato alla fine del 2022 comprendeva anche la storia di Marie-Sylvie Kavuke Vakatsuraki, la suora medico uccisa nella Repubblica Democratica del Congo da una banda di jihadisti che ha attaccato il centro sanitario dove stava per operare una donna.